“La città difenda il suo porto e sé stessa. Una catena umana sul lungomare”

Edison SpA, la società a capitale francese, che intende costruire un deposito (che non è più solo un deposito) di Gnl a Costa Morena – compromettendo così la polifunzionalità del nostro porto e una importante prospettiva economica, la logistica -, annuncia con estrema sfrontatezza l’avvio, a breve, dei lavori. Lo vuol fare non attendendo l’esito del nullaosta di fattibilità, come se l’esito fosse già scontato. Vuole chiaramente forzare i tempi.

Il Sindaco di Brindisi tace, sostenendo di non avere competenze per affrontare una materia da cui dipende il futuro del porto. Invece le ha, eccome! Una città-porto come Brindisi deve svolgere un ruolo deciso e determinante nelle scelte che possono incidere in maniera fortemente sfavorevole sul futuro del porto e quindi con ricadute negative, economicamente, sulla città e sul territorio.
Nel mentre l’Arcivescovo della Diocesi di Brindisi chiede un cambio di rotta per costruire lo sviluppo sostenibile del porto e della città, il solito sistema di potere ci vuol portare in direzione opposta.
Il presidente pro-tempore dell’AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi, ha chiamato “ignorante” chi si oppone al deposito costiero di Gnl, ignorando e non accettando le diversità di opinioni e il diritto al dissenso basato su fatti e cognizioni concrete e non su quello che a loro piace propagandare come una semplice contrarietà dei “no a tutto”. Una facile e superficiale catalogazione usata da chi vuol affossare la città non facendo minimamente tesoro dei tanti errori commessi nel passato che ancora gravano sulla città. A loro conviene così.
Ma noi “ignoranti” torniamo in piazza e chiediamo una fattiva collaborazione di chi, con noi, ha organizzato il sit-in del 24 agosto scorso e di tutti coloro che hanno aderito, e vogliono ancora farlo, in difesa della città, del suo porto e della dignità dei brindisini.
Organizziamo per il prossimo sabato 30 settembre alle ore 18,00 una catena umana che snodandosi per il lungomare, da piazza Vittorio Emanuele II sino a piazzale Lenio Flacco, abbracci, a mo’ di difesa, il nostro porto e la nostra città.

 

Italia Nostra, Legambiente, WWF Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, Fondazione Tonino Di Giulio, Medicina Democratica, Salute Pubblica, No al carbone, No Tap/Snam Brindisi

 

 

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6 COMMENTI

  1. Cosa si fa per un piatto di lenticchie! Vorrei sapere nel programma elettorale cosa Marchionna ha scritto in riferimento al porto?
    Come si fa a dire che il sindaco non può opporsi? Cosa succederà domani se scoppierà l’impianto?.Una nuova Livorno? Il sindaco è responsabile della salute pubblica,il primo che ha competenze di protezione civile. E colui che può impugnare lo studio di fattibilità per logiche di sicurezza in un contesto già stuprato da fabbriche petrolifere o di altro impatto ambientale.
    I brindisini hanno voluto un brindisino sindaco?
    Se penso che i “sindaci brindisini “al governo della città sono stati una jattura ,quelli ad esempio arrestati (3) che meno hanno difeso Brindisi, pensando al proprio ritorno personale, questo nuovo sindaco si dimostra senza coraggio nel difendere il territorio legato dalle solite logiche di una politica chinata alle multinazionali di turno. Anziché attrarre investimenti puntando sulla riqualificazione energetica, ambientale e turistica, non hanno nessuna visione, legati ad un mondo arcaico, come è questa destra.
    Ci addolciscono la pillola dicendo che si creeranno centinaia di posti di lavoro per i brindisini! Non è vero! Sono posti con determinate caratteristiche tecniche e di competenza.
    Ci sarà il solito assalto alla diligenza?

  2. Non aggredite il sindaco… non ne sapeva nulla.
    Lui non c’era. E se c’era dormiva.
    Quindi basta sparare addosso alla croce rossa.
    Il problema reale è che la classe politica locale è la proiezione ortogonale della propria base, fino alla degenerazione dell’autoreferenzialità, in un percorso che parte dall’ i dividualismo, continua col menefreghismo, col qualunquismo senza dimenticare l’astensionismo e l’assenteismo.
    Il disinteresse diffuso genera mostri.
    Cari brindisini svegliatevi. L’indolenza non è una virtù nè un lusso che ci si possa oltremodo permettere…
    Una volta tanto provate l’ebrezza dell’indicazione.
    E se il 24 agosto scorso eravate in piazza provate il brivido del dare continuità ad un’azione di protesta.
    Perzìio!

  3. La storia del petrolchimico e il grande boato che ne seguì forse ai più è memoria corta. Anche lì centinaia di posti di lavoro che portarono i contadini ad abbandonare le campagne ed i pescatori le loro barche per un lavoro più comodo. La città oggi non ha più terre da coltivare perché mancano gli agricoltori né reti da calare in mare, come dire né carne né pesce. Grazie sindaci, brindisini svegliatevi

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