ospedale perrino

BRINDISI – Sarà effettuato domani, venerdì 1 settembre, l’esame autoptico sul corpo di Mario Ricci, l’ingegnere di 42 anni, leccese, dipendente dell’Arpa Brindisi, deceduto lo scorso 12 luglio a seguito di infarto, ma al quale fu diagnosticata una periartrite e, per questo, mandato a casa.

L’autopsia sarà eseguita in Umbria da un medico legale nominato dal pm Luca Miceli, ma all’esame saranno presenti anche medici legali nominati dai legali dei due medici indagati: uno in servizio al Pronto Soccorso e l’altro nel reparto di Ortopedia dove Ricci era stato trasferito dopo i primi accertamenti.

Ricci era stato condotto in ospedale verso le 8,30 da alcuni colleghi dell’Arpa: il giovane ingegnere, infatti – che ha lasciato moglie e due figli – aveva accusato un dolore al braccio mentre era in servizio.

Dopo il decesso, avvenuto nella sua casa, a Lecce, nel pomeriggio, erano stati gli stessi colleghi a fare una segnalazione al Tribunale del Malato e poi era stato tutto inviato alla Procura della Repubblica di Brindisi.

Il pm, come da prassi, ha iscritto i due medici nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo ed anche l’Asl aveva avviato una indagine interna per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Adesso sarà l’esame autoptico a stabilire cosa sia realmente accaduto, almeno per stabilire se si sarebbe potuto evitare il peggio.

Redazione

2 COMMENTI

LASCIA UN COMMENTO