“Inaccettabili parole arroganti, presuntuose e intolleranti del Sindaco Rossi ai danni di Marcucci e Guarini”

E’ di una gravità inaudita l’attacco personale del Sindaco Rossi ai danni del Presidente e del Direttore di Confindustria Brindisi, Patrick Marcucci ed Angelo Guarini, che conta almeno 500 aziende associate tra Brindisi e Provincia.

Una Associazione che rappresenta la maggior parte dell’economia locale non può e non deve essere, arrogantemente, messa in un angolo, senza essere coinvolta democraticamente nei confronti, nelle soluzioni e nelle prospettive condivise, a tener conto che sono proprio queste ultime ciò di cui necessita la città di Brindisi in questo particolare momento storico, stante la gravissima situazione in cui versa il territorio dal punto di vista economico, occupazionale e sociale.
Il Sindaco Rossi e la sua Amministrazione non possono pensare di andare avanti per la loro strada e di convocare direttamente le grandi aziende, senza la mediazione di Marcucci e Guarini, duo del quale asserisce di non sapere che farsene.
Parole arroganti, presuntuose e intolleranti verso chi non condivide il Suo modus operandi, cercando invece di fornire soluzioni idonee, pratiche e celeri, al fine di risollevare l’economia della città, avendo più volte rivolto al Sindaco appelli e lanciato allarmi per la situazione in perenne stallo.
Una Amministrazione ha il dovere di essere aperta al dialogo ed al confronto, accettando le critiche che le vengono sollevate, traendone spunto per fare meglio.
E’ innegabile che gli ingranaggi della macchina comunale non funzionino come dovrebbero, che i tempi di attesa per un permesso a costruire, ad esempio, siano oltremodo ed immotivatamente dilatati e tutto questo non determina certamente “sviluppo”.
Un esempio valga per tutti, è inaccettabile che una Masseria, già in possesso della licenza edilizia, non abbia ancora ottenuto il permesso a costruire, essendo decorsi ben 5 anni.
Ancora, qual è la risposta della Amministrazione, circa lo studio dettagliato messo a disposizione, mesi or sono, da Confindustria alla stessa, in tema di zonizzazione acustica?
E se le Aziende che hanno investito un bel po’ di soldini decidessero di intraprendere azioni legali ed il Comune dovesse uscirne soccombente, chi pagherebbe le spese legali?
Ancora, con riferimento all’area SIN, vi sono 33 milioni di euro disponibili presso la Regione per interventi su acque di falda, ma nessuno si attiva.
Un ulteriore esempio che evidenzia la differenza tra operatività ed immobilismo delle Amministrazioni?
L’accordo stipulato a Bari tra Comune ed Enel per la nuova illuminazione della Muraglia.
Quasi a dire che anche la “luce” si arresta a Bari e Brindisi continua a rimanere al “buio”!
Lo sviluppo presuppone un clima istituzionale e sociale favorevole allo stesso, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, chiediamo pertanto al Sindaco Rossi ed alla Sua amministrazione di riportare il dialogo ed il confronto nell’ambito della civiltà e responsabilità, accettando i suggerimenti e le critiche, quali spunti per fare meglio e non per mettere in campo scontri e affronti personali.
 
Commissario Provinciale FDI Brindisi
Onorevole Ylenia Lucaselli
 
Commissario Cittadino FDI Brindisi 
Sabrina De Punzio
 
Dirigente FDI Brindisi
Tiberio Saccomanno
 
Dirigente FDI Brindisi
Luciano Cavaliere
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1 COMMENTO

  1. appaiono condivisibili i rilievi nei confronti del Sindaco per le apodittiche ed immotivate espressioni nei confronti dei vertici della Associazione degli Industriali di Brindisi e comunque apprezzabile resta l’invito all’Amministrazione comunale rivolto al dialogo e civile confronto sui temi oggetto di discussione.Ciò detto, non può essere sottaciuta la notevole responsabilità che appartiene alle forze politiche di opposizione presenti in Consiglio, volendo tralasciare quelle relative al ruolo
    che esercita maggioranza, ormai folgorata sulla via di Damasco, tanto da non provare di riportare a norma delibere palesemente illegittime:valga il solo esempio relativo all’erroneo riconoscimento
    ai numerosi provvedimenti dei debiti fuori bilancio. Ed allora. Se il Sindaco intende con i fatti avviarsi sulla strada del “cambiamento” all’insegna delle regole e della trasparenza, di cui afferma essere il fiero paladino, ha la sola possibilità, nelle more delle decisioni prossime che saranno emanate dagli organi di controllo, di radicale intervento sull’organo burocratico acchè sia il vertice amministrativo dell’Ente, che presiede tra l’altro, il Nucleo di Valutazione, a procedere senza indugio alla enucleazione delle responsabilità dirigenziali per la mancata risoluzione dei numerosi casi citati. Le forze consiliari di opposizioni hanno invece necessità di significare, con chiari segnali operativi, la volontà al mantenimento dell’incarico superando, senza concreti rilievi, le illegittimità di particolari deliberazioni (bilancio di previsione 2019, rendiconto 2018) per evitare lo scioglimento del Consiglio comunale. E’ vero che la biforcazione del percorso è preoccupante, tuttavia è innegabile la gravità nel proseguire la gestione dell’Ente senza interventi correttivi, al di là di quello paradossale di approvazione consiliare del provvedimento del piano del pre dissesto , con il voto di astensione delle minoranze, in cambio di un odg, presentato dai consiglieri di opposizione e con voto di astensione della maggioranza su analogo tema.
    Brindisi, 25/10/2019 Franco Leoci

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