BRINDISI – Dovranno restituire quanto percepito da presidenti di circoscrizione Maurizio Pesari, Alfredo Quaranta, Sonia Rubini e Fabio Lubelli. La Cassazione, infatti, ha messo fine ad un processo iniziato nel 2000, in cui le parti erano il Comune di Brindisi ed i 6 presidenti di circoscrizione dell’epoca. In quegli anni cambiò la normativa in merito, riconoscendo le indennità non più meramente per la carica ma per la funzione svolta. Il Comune di Brindisi, dato il pesante onere finanziario che derivava da tali incarichi, chiese ai presidenti di restituire le somme percepite, ricevendo come risposta una costituzione in giudizio da parte dei 6, che chiesero quanto gli spettava, più gli arretrati.

Nel 2004, una di questi 6, ovvero Anna Maria Carella, venne eletta in Consiglio Comunale: poiché c’era il rischio che potesse incappare, per tale contenzioso pendente con L’Ente comunale, in una delle fattispecie previste di decadenza, decise di rinunciare alle somme che le spettavano pur di entrare a Palazzo di Città. Sia in 1° Grado che in Appello, il Giudice diede torto al Comune, il quale decise di ricorrere in Cassazione.



Con l’avvento di Consales a Sindaco, però, si decise di addivenire ad una transazione con i 4 restanti (in quanto Uccio Preso era deceduto e la Carella, come detto, aveva già restituito le somme), liquidando ad essi le spettanze pregresse, ammontanti cumulativamente ad oltre 100.000 euro. La mossa del Comune parrebbe strana se non fosse che nell’accordo venne previsto che, una eventuale vittoria del Comune in Cassazione, avrebbe determinato la restituzione delle somme.
La sentenza dei giudici ermellini è arrivata ed ha sovvertito quanto enunciato nei precedenti gradi di giudizio, a quanto pare facendo giurisprudenza dato che, su tale fattispecie giuridica, la Cassazione non si era ancora espressa.
Il Comune di Brindisi, ora, potrà dunque fare affidamento su un gruzzoletto inatteso.

Redazione




1 COMMENTO

  1. La Corte di Cassazione ha deciso la restituzione al Comune delle somme percette dagli ex presidenti dei consigli circoscrizionali. Tenuto conto dei rapporti venutisi a creare con l’apparato burocratico, quali sono e chi deve esercitare le azioni conseguenti alla surriferita sentenza?

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