Franco Leoci sul Natale: “Le Associazioni dei Commercianti sono costituite da persone serie”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del dr. Franco Leoci.

Il rispetto sempre osservato per l’Istituzione, mi ha consentito il superamento dell’attimo di angoscia misto ad ossessione, a fronte delle dichiarazioni che avrebbe rilasciato il Commissario prefettizio Sante Giuffrè in merito alle “spese” che il Comune dovrebbe sopportare per le prossime festività natalizie.

Al di là della presunta diatriba con le locali Associazioni dei Commercianti, sappia il suddetto commissario e la sua èquipe che,  i rappresentanti dei cittadini che contribuiscono come ogni anno alla buona riuscita delle festività, mal sopportano le affermazioni apodittiche attestanti la mancanza di risorse comunali al fine di cui sopra e che pertanto il confronto con dette associazioni ha finalità solo di “forma”.

I cittadini di Brindisi, che già vivono lo stato di disagio dovuto all’attuale stato di crisi del Comune, non possono sopportare neanche il pensiero di non trascorrere  le prossime festività  in un clima che non sia di grande serenità e di speranza per la realizzazione degli obiettivi della comunità amministrata.

Le Associazioni dei Commercianti sono costituite da persone serie che ben conoscono i limiti delle proprie richieste e quindi, non vi è necessità alcuna di esternare irragionevoli prese di posizioni.

La giustificazione, poi, ex abrupto, di mancanza di risorse finanziarie dell’Ente la tratti in tempi, sedi e modi diversi: non più tardi di qualche giorno ho pubblicato una nota con la quale evidenziavo un credito certo del Comune, probabilmente sconosciuto dall’Organo Commissariale di circa 4 milioni di euro da cui, per esempio, attingere qualche modesta somma per le festività in parola. Di questo argomento si avrà modo di parlare quanto prima in maniera approfondita, dovendo chiarire inequivocamente l’Organo Commissariale la contraddizione profonda esistente con il precedente Commissario prefettizio sulla situazione finanziaria del Comune alla luce della fantasiosa deliberazione da questi adottata con provvedimento n. 2 del 16/3/16  notificata ai dirigenti dell’Ente.

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