BRINDISI – Una odissea quella vissuta da un uomo, che ha visto il suo ex trasformarsi in stalker.

Tutto ebbe inizio nell’estate 2016, quando due adulti consenzienti intrapresero una relazione sentimentale. Tutto sembrava procedere bene, ma nel febbraio 2017 la storia tra i due giunse ad un apparente cordiale epilogo. Dopo un breve tempo dalla conclusione della vicenda sentimentale e C.S., uno dei due, cominciò a tenere nei confronti dell’altro un atteggiamento caratterizzato da continue molestie e minacce (anche tramite messaggistica) che, nel tempo, giungevano a divenire vere e proprie aggressioni tanto fisiche che verbali. Gli episodi si susseguirono tanto da divenire ormai insopportabili per la vittima e tanto che non poté fare a meno di chiedere aiuto, di denunciare quelle vessazioni anche perché il suo aguzzino pretendeva immotivatamente una somma di danaro pari a 1400 euro e poi una maggiore di addirittura 10mila.

Gli atti persecutori sono continuati fino a marzo, aprile, maggio e, quindi, giugno. La vittima è costretta a cambiare abitudini di vita. Le pesanti e gravi minacce, alcune delle quali a mezzo di coltello o mazza da baseball, sono fonte di grave disagio e ingenerano nella vittima un forte stato d’ansia ad un punto che, per alcuni giorni, deve anche lasciare la propria dimora trasferendosi altrove.

Il culmine di tali fatti (pedinamenti, aggressioni fisiche e verbali, minacce etc.) si è raggiunto nella giornata del 23 giugno scorso, quando la vittima, raggiunta presso la propria abitazione dal C.S., ha avuto modo di vedere che quest’ultimo, con dei guanti calzati ed una bottiglia di plastica contenente liquido di colore verde (presumibilmente benzina), si trovava proprio dinanzi l’uscio e solo alla vista della persona offesa si è dato alla fuga. Lo sconcertante spaccato, così come ricostruito con le indagini, ha trovato la piena condivisione del locale Ufficio di Procura che, nella persona del P.M. titolare delle indagini, tempestivamente ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari di valutare l’emissione di una urgente misura di natura cautelare che potesse porre un freno alle insane condotte denunciate da una vittima ormai oltremodo provata dagli eventi.

Il G.I.P., accogliendo immediatamente la tesi del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Brindisi, ha emesso nei confronti del brindisino C.S. di 50 anni la misura cautelare personale del massimo rigore e cioè quella della custodia in carcere.

All’interessato dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati contestati i reati di atti persecutori aggravati, tentata estorsione e danneggiamento seguito da pericolo di incendio.

Nella serata del 23.06.2017, gli investigatori della Specializzata Sezione Reati Contro la Persona della Squadra Mobile di Brindisi hanno rintracciato il destinatario della misura e lo hanno tratto in arresto. Ora è detenuto presso il carcere di Brindisi.

1 COMMENTO

  1. Certo anche voi redazione. Dopo che quest’ individuo la minaccia con la benzina, alla fine del servizio ci mettete lo spot della “mito benzina”. Grandi.

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