Ex Ilva, Caniglia: “Ambiente e territorio svenduti”

Sono anni che i cittadini come anche alcuni politici, chiedono che i processi penali e civili in Italia si svolgano in un tempo abbastanza ragionevole, siano in sostanza molto più brevi!
In un processo penale quando gli accusati sono colpevolmente noti sin da subito e le indagini possono essere concluse più brevemente, non si capisce perchè la sentenza di 1° grado, dopo il dovuto dibattimento, deve avere tempi così lunghi. Forse perchè le leggi sono troppe ed ognuno le interpreta a modo proprio? O perchè la giustizia è politicizzata e se l’accusato è di …. o di …. bisogna aiutarlo, allungare i tempi e far prescrivere il reato? Ultimamente su Taranto si sta svolgendo il processo sulle responsabilità penali di alcuni politici ed alcuni dirigenti e proprietari della ex ILVA inerente all’inquinamento prodotto sulla stessa Taranto e sulla salute dei Suoi abitanti.
I giudici della Corte di Assise, dopo lunghi anni hanno presentato il conto giudiziario, secondo me, con sconto della pena, all’ex governatore di Puglia ed alcuni altri politici nonchè alla proprietà e dirigenza della ex Ilva.
Se per avere questa vergognosa sentenza, ed ancora non definitiva, c’è voluto tanto tempo, quanto ci vorrà ancora per vedere questi soggetti dietro le sbarre delle patrie galere?
Pur non essendo un giustizialista, ritengo che, chi ha provocato tanti morti ed ha causato seri problemi di salute ai nascituri per la famigerata emissione di polveri sottili inquinanti e dannose alla salute che ogni giorno si sono versati sulla città e nelle case dei cittadini, e che per tantissmi anni ha taciuto, deve pagare per il danno causato; deve scontare in galera tutta la pena senza ulteriori sconti e risarcire le famiglie, nonché il Comune, la provincia di Taranto e la Regione Puglia.
Tra gli accusati sventano i nomi di: Riva proprietario; Nicola Vendola (detto Niki) ex presidente della regione Puglia; Nicola Frantoianni ex consigliere comune di Taranto nonché ex segretario nazionale della Sinistra Italiana sino a qualche giorno addietro prima di dimettersi; Donato Pentassuglia attuale assessore all’agricoltura della giunta Emiliano; ed altri compresi i figli di Riva.
Gli italiani sono stanchi di vivere in un Paese dove si permette di compiere ciò che non è lecito, far finta di nulla ed intervenire solo a disastro compiuto e come dice Totò “ed io pago!”
La sinistra, i sindacati, che dovrebbero salvaguardare gli interessi e la salute degli operai, dei lavoratori in genere, fingono di non vedere e partecipano con molta disinvoltura a questi enormi disastri ambientali. Perchè?
Quando si istituì per la prima volta il Ministero dell’Ecologia oggi dell’Ambiente, voluto fortemente dal Partito Liberale Italiano, fu affidato all’avv. on.le Alfredo Biondi, il quale esordì dicendo che l’industria poteva esistere e svilupparsi purchè salvaguardasse l’ambiente. Parole importanti che l’industria non ha mai rispettato e chi ha assunto successivamente lo scettro del ministero non ha mai fatto rispettare, anzi…..!
Oggi finalmente il mondo intero, grazie anche ad una fanciulla di nome Greta che ha smosso la dignità dei Grandi, ha finalmente deciso di ridurre drasticamente o annullare i fattori inquinanti.
Per quanto riguarda l’acciaieria ex Ilva di Taranto, la cui produzione è strategica per l’Italia e l’Europa, si stanno apportando tutele ambientali a salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini; sicuramente i lavoratori ed i cittadini ringrazieranno!
Leggevo che la Regione Puglia, lo Stato Italiano e la Comunità Europea stanno pensando di realizzare su Taranto il primo polo all’Idrogeno.
I Liberali auspicano che tutti i partiti facciano quadrato, mettano da parte la cupidigia del potere sfrenato, e lavorino a che questi traguardi a favore dell’ambiente, del lavoro e della comunità, si realizzino.
Brindisi, 24.02.2021
Angelo Caniglia
Coord. Naz.le della Casa dei Liberali

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