Colpo gobbo: “Il piacere della disonestà” – di Bastiancontrario

La “x” non porta bene nei cognomi delle persone che contano. Craxi, Rixi, persino Bixio, sono stati molto chiacchierati e contestati. Per molti uomini politici, anche quelli senza la “x” in dotazione patronimica, sembra che la correttezza sia un optional e che la deviazione dall’ etica un percorso quasi obbligato. Il potere, insomma, tende a non far rima con dovere, ma con podere. E con volere, volere sempre più soldi, più viaggi, più benefit, più regali. “Incassare, truffare, addebitare le spese pazze al contribuente, forse sognare di farla sempre franca, e dire che con il sonno della regione noi  poniam fine alle doglie del cuore e alle ambasce del portafogli:E’ un epilogo da desiderarsi devotamente lo stornare e il farla franca…,anche se il timore di cosa possa accadere dopo che noi abbiam praticato i terreni imbrogli, ci fa stare in ansia sul pericolo di un accertamento e poi di una condanna. Ma l’incoscienza ci fa tutti temerari e vili allo stesso tempo, sicché infine preferiamo il piacere di rubare e rischiare al piacere dell’onestà, soffocando la pallida cera del pensiero”. Questo potrebbe essere il monologo dell’Amleto moderno, dilaniato non più dal dubbio di essere o non essere, ma di fottere o di non fottere.

                                                                                                    Bastiancontrario

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