BRINDISI – Portare nella città di Brindisi almeno uno dei nuovi corsi di laurea triennale promosso dall’Università del Salento. È quanto chiede il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti.

“Chiedo – scrive in un nota il pentastellato – un impegno concreto a tutti i livelli istituzionali per non perdere questa importante occasione di rilancio per il territorio – dichiara il consigliere brindisino – Bisogna lavorare fuori dalle logiche partitiche perseguendo un unico scopo, uno sviluppo differente per Brindisi”.

Tre i corsi che saranno attivati a partire dal prossimo anno accademico: in Manager del Turismo, Dams e Viticoltura, frutto di un accordo d’interAteneo tra l’Università di Lecce, di Bari e di Foggia.

“Si tratta – ha proseguito Bozzetti – di corsi che rispecchiano appieno le nostre vocazioni territoriali – continua Bozzetti – e vanno nella direzione da noi sempre auspicata, una diversificazione dello sviluppo sociale attraverso l’alta formazione nei settori della cultura, del turismo e dell’agricoltura. Per questo sono convinto che la città di Brindisi debba cogliere l’opportunità di attivare uno dei tre corsi. Si potrebbe pensare, ad esempio, al rilancio della cittadella della ricerca (dove risiedono già gli uffici amministrativi di Unisalento) o sfruttare i locali di Palazzo Guerrieri in pieno centro e già di proprietà del Comune di Brindisi, per svolgere uno dei corsi tra Manager del Turismo o Viticoltura ed Enologia – spiega il pentastellato – o decidere finalmente di investire seriamente nel rilancio del Castello Alfonsino sfruttando gli ambienti già disponibili e portando il corso in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, attività culturali nel luogo simbolo della cultura brindisina.”

Bozzetti auspica che l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo attivi un tavolo di confronto tra tutti gli attori interessati. “Tra settembre e ottobre dello scorso anno sembra vi siano già stati degli incontri tra università e comune proprio in merito alla nascita di questi nuovi corsi – ha concluso il consigliere regionale – oggi, però, sembra essere caduto di nuovo tutto nel dimenticatoio. C’è quindi la necessità di uno sforzo da parte di tutti, indistintamente, per dare seguito a quella che è semplicemente la volontà di riscatto di un intero territorio: investire nelle persone e nei giovani”.

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