ASL BRINDISI, VIOLATO IL DIRITTO DI INCLUSIVITÀ E TRASPARENZA NELLA MOBILITÀ DEL PERSONALE: FIALS E CISL CHIEDONO LA REVOCA URGENTE

Ospedale "Perrino" Brindisi

In una dura presa di posizione contro la decisione dell’Asl di Brindisi di procedere alla mobilità di personale infermieristico, la Fials e la Cisl hanno inviato una lettera alle massime autorità dell’Azienda sanitaria richiedendone la revoca immediata ed il ripristino della trasparenza e dell’equità nel processo di mobilità. L’iniziativa, nata da un illegittimo trasferimento di un’infermiera alla Direzione Medica PO Perrino, viene definita dai sindacati come una chiara violazione dei principi di inclusività e trasparenza. Un trasferimento – dicono i sindacati – arbitrario, in contrasto con il regolamento aziendale ed opaco. “L’azienda – affermano Fials e Cisl – sta perpetuando un’azione discriminatoria nei confronti dei dipendenti che hanno formulato formalmente istanza in data antecedente a quella dell’interessata oggetto del contenzioso in essere, creando un danno d’immagine della stessa azienda sanitaria, ispirata ai principi di imparzialità e trasparenza”.

“Secondo il regolamento aziendale – proseguono Fials e Cisl – le misure di mobilità d’ufficio possono essere adottate solo in assenza di mobilità volontaria e per specifiche esigenze di servizio. La recente mobilità volontaria sembra discostarsi in maniera significativa da tali linee guida. Non solo. La notevole discrepanza temporale tra l’istanza presentata dalla dipendente coinvolta e quelle di altri colleghi solleva seri interrogativi sulla trasparenza e l’equità del processo di mobilità”.

E’ per questo che la FIALS e la CISL diffidano la Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Locale a revocare immediatamente la nota di mobilità in questione e a correggere la situazione entro 5 giorni dalla ricezione della lettera.

“In caso di mancata risposta entro il termine stabilito – dicono – intraprenderemo azioni legali a tutela degli iscritti danneggiati, senza escludere l’azione di denuncia pubblica di tali pratiche discutibili”.

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