BRINDISI – “Mi rammarico, da mamma, per non aver compreso subito le difficoltà di mio figlio che vomitava ogni volta che andava in quell’asilo degli orrori”.

A parlare è la signora S. S., mamma di F., un ragazzo che oggi ha 20 anni. Ci ha contattati lei stessa, dopo i fatti accaduti alla scuola dell’infanzia “New Fantasy”, culminati con l’arresto, ai domiciliari, della educatrice nonchè direttrice della stessa scuola D. G., di 67 anni, accusata di maltrattamenti nei confronti di bambini dai 2 ai 5 anni.

“Da due giorni non dormo più – ci racconta – e tremo al solo pensiero di cosa possa aver passato mio figlio 17 anni fa, quando di anni ne aveva solo due e mezzo. Metterei volentieri il mio nome e la mia faccia, ma non lo faccio per rispetto a mio figlio che non gradirebbe che si risalisse a lui. Ha frequentato quell’asilo per circa 20 giorni, ma poi l’ho ritirato: lo portavo piangendo e lo riportavo a casa piangendo. Inizialmente attribuivo questo atteggiamento, come accade spesso ai bambini, al primo ‘distacco’ dalla mamma. Ma poi, col passare dei giorni, ho compreso che c’era qualcosa che non andava: intanto, ogni volta che lo andavo a riprendere era sempre sporco di vomito. Chiedevo spiegazioni alla ‘maestra’ e lei mi riferiva che mio figlio non voleva mangiare, che lei insisteva un pò e che, alla fine, vomitava. Lo riportavo a casa e puntualmente, tutti i giorni, si buttava per terra e piangeva. L’indomani era sempre la stessa storia. Dopodichè l’ho ritirato: di certo, non potevo continuare in quel modo. D’altra parte, all’epoca, la situazione non mi era molto chiara, tanto più che lei mi dava poche spiegazioni e ricordo che era abbastanza cupa come persona. Ma, nel dubbio, ho pensato che fosse meglio portarlo via da lì. Dopo un po’ di tempo, quando il bambino nel frattempo era diventato un po’ più grande, percorrendo spesso quella strada dei Cappuccini (via Tarquinia), mio figlio ha iniziato a raccontarmi tutto: ‘Mamma, ogni volta che passiamo da qui – mi diceva – mi ricordo quella ‘strega’. E mi ha raccontato che una volta gli aveva messo la testa nel minestrone, che lo strattonava e lo sculacciava perchè doveva mangiare per forza, a tutti i costi. Ed infatti, ricordo bene che ogni volta che lo andavo a riprendere da scuola, lo trovavo o in un angolino o nascosto e non partecipava ai giochi. E lei lo lasciava così. Un altro particolare che ricordo, poichè quello era il periodo pre natalizio, è che mio figlio avrebbe dovuto fare un canto. L’esibizione era stata programmata per il pomeriggio. Appena entrammo all’asilo, il bambino mi si aggrappò alle gambe, non c’era verso di farlo staccare, e non volle partecipare alla recita, così come altri bambini. All’epoca non mi confrontai con altre mamme, perchè erano stranezze che ritenevo rientrassero solo nella sfera dei miei dubbi. Certamente oggi non ricordo ancora tante altre cose ma, alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi, ritengo che adesso tutti i miei dubbi siano stati dissipati. Anche se avete messo solo le iniziali della donna, non ho più motivi di dubitare: è lei e credo di ricordare che in quell’asilo ci lavorasse anche la figlia, ma di questo non sono certa al 100 per cento. Da mamma mi vergogno: non capisco come il mio istinto non mi abbia fatto comprendere subito che c’era qualcosa di molto grave dietro tutti quegli episodi e dietro l’atteggiamento strano di mio figlio che, difatti, in altri contesti, non ha mai più avuto problemi”.

Pamela Spinelli
Direttore responsabile

3 COMMENTI

  1. io ti maledico da mamma anche a mio figlio ha spezzato la tibia e i dottori non si spiegavano come un bimbo di due anni poeva avere una frattura di quel genere e non hai mai saputo dare spiegazioni cara redazione se mi contattate vi dico anche cosa successe al mio piccolo 8 anni fa

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