Proprio quando gli artificieri disinnescavano definitivamente la bomba che, per settimane, ha tenuto sulla corda la città di Brindisi, in una delle sale dell’ospedale “Perrino” veniva al mondo una nuova vita.
Sono le 9.35 quando al 118 giunge una telefonata: Stefania, una ragazza di 26 anni, è in travaglio. La gravidanza è ormai fuori termine e la sua bimba sta per nascere. Per non rischiare, quella notte ha deciso di dormire dai genitori, perché lei abita in quella che è stata dichiarata zona rossa. Le strade, però, sono bloccate: gli artificieri hanno appena iniziato le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico ed iIn famiglia non c’è neppure un’auto a disposizione. Stefania così chiama un’ambulanza che arriva tempestivamente e la trasporta nell’ospedale “Perrino”, dove i medici predispongono tutto il necessario per farla partorire.
Sono le 11,28 e mentre tutte le agenzie di stampa locali e nazionali battono la notizia della positiva conclusione dell’intervento dei militari dell’esercito sulla bomba, Stefania dà alla luce la sua secondogenita Cosmery, una splendida bimba di 3 chili 330 grammi. Oltre a Cosmery, ieri, in ospedale a Brindisi sono nati altri tre bambini.
Pamela Spinelli (dal Tg Norba)