VIDEO – Si scende in Piazza, Rossi: “Liberiamo Brindisi da chi la soffoca. Lasciamo facebook e facciamo sentire la voce”

BRINDISI – “Questa sera abbiamo invitato i cittadini a scendere in piazza perchè pensiamo che ci sia tanta gente indignata e stanca di questa Amministrazione che non è solo quella della Carluccio, ma è quella degli ultimi 5 anni, perchè c’è una profonda continuità tra quello che c’è stato prima e quello che c’è oggi”.

Così Riccardo Rossi, capogruppo di Brindisi Bene Comune – Sinistra per Brindisi a latere della manifestazione svoltasi questa sera, in Piazza Vittoria.

“Oggi vogliamo stare insieme a chi ama questa città e a chi vuole spendersi per farla rinascere ma, soprattutto, per liberarla da chi la soffoca. Per un pomeriggio lasciamo facebook – dice Rossi – e facciamo sentire la nostra voce”.

“La città va sempre più giù ed assistiamo, ad esempio, ai balletti di un consigliere che, sino a dieci giorni fa, firmava una mozione di sfiducia e diceva di voler mandare a casa il sindaco Carluccio e che oggi, senza alcuna spiegazione, passa in maggioranza. Noi vogliamo spiegare ai cittadini perchè vogliamo andare in Consiglio comunale e chiedere la sfiducia; ma vogliamo anche riallacciare i rapporti con la città, attraverso una assemblea pubblica, perchè noi abbiamo ancora fiducia nelle tante persone che hanno a cuore le sorti di Brindisi e che non faranno mancare le loro energie per costruire un futuro migliore. C’è molta stanchezza, indignazione e rabbia – prosegue Rossi – che non possono, tuttavia, rimanere racchiuse sterilmente sui social. Occorre farle vivere nelle piazze e farle diventare qualcosa di positivo che scuota questa città, molto spesso nel torpore e nell’indifferenza. Noi siamo sicuri, invece, che esistono molti cittadini che raccoglieranno questo appello per scrivere una pagina diversa. Ma bisogna avere la consapevolezza che è necessario rompere con questo modo di fare politica e con questa classe politica”.

Infine, una battuta sull’ennesimo rinvio del Consiglio comunale in cui si discuterà la sfiducia: “Spostare la data significa che qualcuno sta ancora tentando di fare campagna acquisti”.

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