VIDEO – Nuovo Teatro Verdi di Brindisi: promozione Last Minute per «Le Bal»

Last minute per lo spettacolo «Le Bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001», in arrivo al Teatro Verdi di Brindisi martedì 4 dicembre (ore 20.30)Il biglietto, per posti di secondo settore e galleria, è disponibile a 10 euro nelle giornate di lunedì 3 e martedì 4 dicembre solo presso la biglietteria del Teatro. Info 0831 562 554.

Uno spettacolo di musica e ballo per raccontare sessant’anni della nostra storia. Su e giù dal palco rivivranno i ricordi di quando si ballava dall’alba al tramonto. Ricordi di quando si trascorrevano ore ballando in balera, in discoteca, al mare e per strada, di giorno, di notte, da soli o in coppia. Pezzi di Novecento fissati nei balli e nelle canzoni che appartengono alla nostra memoria. E che insieme formano la colonna sonora della storia d’Italia.

Il ballo diventa l’unità di misura della storia, i ritmi che scandiscono il controcanto delle epoche, dei costumi, dei linguaggi, delle mode. Un modo senz’altro originale di raccontare quasi un secolo d’Italia, un modo appassionante, che entra nello spirito degli italiani e nel loro modo di affrontare tempi nuovi e sogni irresistibili. Lo spettacolo è tutto qua. Un racconto in musica e gesti che trasmette la sua forza comunicativa al pubblico attraversando spazi sconfinati della memoria comune. In platea sarà difficile resistere alla passerella dei balli, specie quando i sedici attori/ballerini lasceranno il palcoscenico per effondere in sala la loro energia. «Raccontiamo la storia del nostro Paese dal 1940 fino il 2001 – puntualizza il regista Giancarlo Fares –. Il gioco teatrale permette di ripercorrere gran parte del Novecento attraverso i flashback. Tutto è legato a movimento e musica: non c’è una parola. Ma non è uno spettacolo di danza. In realtà portiamo in scena balli alla portata di tutti: liscio, twist, geghegè… stili riconoscibili. La mimica degli attori sopperisce alla mancanza di battute e il racconto arriva in modo chiaro agli spettatori».

Le otto coppie in scena si annusano, si respingono, si abbracciano e si mescolano in un vorticoso girotondo, nel quale ciascuna coppia si racconta con la mimica, ballando ritmi diversi sulle stesse note, dando vita a godibili e movimentati siparietti. Cambiano i ritmi, cambia il periodo storico e sociale, le coppie sostituiscono a vista i vestiti, la guerra incombe chiedendo, gli uomini ingessati nelle divise fasciste partono per il fronte, le mogli indossano le tute per lavorare in fabbrica. Con la liberazione, una ventata di vitalità apporta nuovi passi: tip-tap, rock, twist. Il mondo corre veloce mentre i ballerini continuano a danzare, danzano, non smettono, nelle piazze i movimenti sfilano affacciando nuove prospettive. Il bikini, le minigonne e le feste scatenate segnano i decenni del benessere economico, poi la musica vira verso suoni metallici ed elettronici mentre la corruzione striscia come un fiume carsico sublimando la società edonista e consumista.

Lo spettacolo è emotivamente toccante, esteticamente raffinato, evocativo ed intenso, poetico e sincronicamente perfetto. Le canzoni tessono una drammaturgia di musica, danza e mimica facciale e posturale per raccontare storie personali sul canovaccio della Storia.

Il Trio Lescano, Fred Bongusto, Domenico Modugno, Rita Pavone, Gianni Morandi, Adriano Celentano, Mina, Gino Paoli, Peppino di Capri, Franco Battiato, Ornella Vanoni, Luigi Tenco, Alan Sorrenti, Marlene Dietrich, i Pink Floyd, inni fascisti cadenzano i passaggi temporali con canzoni che appartengono alla memoria collettiva. L’allestimento, derivato dal format di Jean-Claude Penchenat cui si ispirò Ettore Scola per il film «Ballando Ballando» del 1983, è stato trasposto sulle nostre scene da Giancarlo Fares che balla insieme ad altri quindici giovani attori-ballerini in questo lungo excursus storico dal tango al rock and roll, dal boogie woogie al cha cha cha, dalla disco music al twist nelle prorompenti coreografie di Ilaria Amaldi.

Colorato, raffinato, variopinto, incandescente, lo spettacolo veicola emozioni e speranze, amori e tragedie sull’onda di un’energia dinamica e pulsante tra flirt estivi, guerre, voglia di libertà, bombardamenti, tragedie umane legati da un sottile fil rouge che svolge tutti gli avvenimenti senza soluzione di continuità.

I versi di Franco Battiato suggellano lo spettacolo: «Di voi che resta? antichi amori, giorni di festa, teneri ardori, solo una mesta foto ingiallita fra le mie dita. (…) Solo un motivo risento ancora d’un fuggitivo disco d’allora e a un luogo penso dove non so se tornerò».

Si comincia alle ore 20.30

Durata spettacolo: 100 minuti (due atti)

Per tutte le informazioni www.nuovoteatroverdi.com

Tel. (0831) 562 554 – 229 230

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