BRINDISI – Premessa d’obbligo: non è nostra intenzione ledere la dignità e la sensibilità dell’Assessore all’ambiente Vito Carella. Ciò detto, appare davvero difficile esimersi dall’enucleare determinate riflessioni dopo aver visionato questa intervista – realizzata da Studio 100 e che gira sul web (ma che noi abbiamo tagliato, perchè qualcuno si era ‘divertito’ nel montaggio, ndr) – e, soprattutto, dopo aver constatato la scarsa incisività dell’azione amministrativa portata avanti dallo stesso nel corso di questo primo anno di Governo cittadino.
L’Assessore Carella non pare avere le idee chiarissime, ed in una città come Brindisi – nella quale i problemi legati all’inquinamento ed alla gestione del ciclo dei rifiuti segnano e scandiscono il quotidiano – questo potrebbe rappresentare un grave handicap. E la gravità della situazione è acuita dal fatto che il suo predecessore, ovvero l’avv. Francesco Silvestre (un vero ‘principe’ del foro brindisino), venne disarcionato dallo scranno di Assessore all’ambiente poiché ritenuto privo dei giusti requisiti, al contrario integrati, evidentemente, da Vito Carella.
Qualche cruccio sinceramente sorge nel vedere gli assessori Vito Carella e Mary Romanelli ricoprire (da tecnici, non da eletti, il che è ancora più grave) dei ruoli che sarebbero spettati “fisiologicamente” a figure come l’avv. Silvestre o il notaio Michele Errico.
I cittadini, invece, più che con qualche cruccio sono alle prese con il mal di fegato, ma è evidente che tutto questo, a loro, non dispiaccia poi così tanto se puntualmente compiono determinate scelte.
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Redazione |
E basta cazzo. Ma quando se ne vanno a casa questa manica di incompetenti e burattini!