BRINDISI – Per ora sono in due i tifosi, entrambi leccesi, arrestati dagli agenti della Squadra Mobile e della Digos di Brindisi, a causa dei fatti occorsi sabato pomeriggio, poco prima della gara di Lega Pro Virtus Francavilla – Lecce, ed i cui nomi sono stati resi noti in mattinata dal questore, dottor Maurizio Masciopinto, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte anche la dirigente della Polizia stradale Pasqualina Ciaccia, il capo della Digos Antonio Caliò ed il capo della Mobile Antonio Sfameni.
Si tratta di Moreno Colella, 36 anni e di Sandro Quarta, 41 anni, entrambi con precedenti. Dovranno rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e del concorso nel danneggiamento di una autovettura della polizia. I loro volti e nomi erano già stati individuati nel corso dei tafferugli iniziati prima presso il distributore di benzina all’ingresso di Brindisi, allo svincolo per il rione Bozzano, poi nei pressi dell’aeroporto. Appartengono al gruppo di supporters giallorossi senza scorta, ovvero quella parte di tifosi che si era ‘staccata’ dal gruppo di pullman e di veicoli provenienti da Lecce sotto la supervisione della Polizia: sono scesi dalle proprie auto e qui sono entrati in contatto – non fisico ma verbale – con una trentina di tifosi brindisini (“e non francavillesi” – ha sottolineato il questore). Dalle parole ai fatti il passo è stato breve ed hanno iniziato a lanciare fumogeni. E’ stato a questo punto che gli agenti di Polizia sono intervenuti: prima nel tentativo di sedare gli animi; successivamente, quando, cioè, i tifosi hanno aggredito due poliziotti della Stradale (ad uno è stato sferrato un pugno, l’altro è stato spinto, causandogli lesioni ad una spalla), esplodendo un colpo di pistola in aria, a scopo intimidatorio. Difficile, sul momento, l’identificazione di altre persone, tanto più perchè spesso – come si vede dalle immagini – i tifosi cambiavano tra loro maglietta e posto alla guida delle auto, per confondere le idee. Ma i poliziotti sono investigatori e così due di loro sono stati subito ‘fotografati’ e seguiti passo passo anche durante lo svolgimento della partita, sino al triplice fischio finale.
“Dal punto di vista della sicurezza – ha detto Masciopinto – la delicatezza della partita Virtus – Lecce era data dalla presenza non di due tifoserie, bensì di tre, attesa la rivalità storica tra leccesi e brindisini. Ed è su questo aspetto che si è focalizzata sin da subito la nostra attenzione. A tale proposito, mi preme ringraziare i collaboratori della Mobile, della Digos e della Stradale, oltre che il Pm Pierpaolo Montinaro che ha seguito e segue tuttora le indagini. Un ringraziamento ed anche un grosso in bocca al lupo va al neo Procuratore Capo De Donno, di recente insediamento qui a Brindisi, con il quale c’è già ampia collaborazione”.
Per il resto, il Questore Masciopinto ed i dirigenti Sfameni e Caliò hanno fatto sapere che le indagini proseguono a tutto spiano. “Grazie alle immagini dei vari video (sia quelli dell’elicottero della Polizia che quelli dei privati, ndr) ed alla collaborazione della parte ‘buona’ dei tifosi – hanno detto – saremo in grado di assicurare alla giustizia altri responsabili, sia leccesi che brindisini”. Ed a proposito di questi ultimi, Masciopinto è stato molto chiaro: “Non credano di averla fatta franca: anche loro sono nella black list e li individueremo. Forse è meglio che, prima che li andiamo a prendere noi, vengano spontaneamente domani mattina in Questura: li accoglieremo a braccia aperte”. Un bel Daspo non glielo toglierà nessuno.
Pamela Spinelli Direttore responsabile |