VIDEO – Apertura del circuito nel Seno di Levante, ma chiusura della Marina rispetto al Castello ed agli ormeggi

BRINDISI – Oltre 3 chilometri di circuito unico doganale collegheranno ininterrottamente Via Regina Giovanna di Bulgaria a Costa Morena: ciò sarà adesso possibile grazie all’accordo siglato dal Comandante del Comando Marittimo Sud Eduardo Serra e dal Presidente dell’AdSP Ugo Patroni Griffi. Proprio quest’ultimo, nel corso dell’apertura ufficiale del cancello avvenuta stamani, ha sottolineato i vantaggi che tale accordo produrrà: “Finalmente avremo un unico porto, mentre fino ad ora la città disponeva di più porti non collegati tra loro. La situazione precedente incideva negativamente sulla città, che si vedeva attraversata da camion, auto e crocieristi, costretti ad attraversare la periferia quando la nave attracca all’esterno. Da oggi in poi i crocieristi potranno godere sempre e comunque della vista del porto di Brindisi, che è uno dei più belli d’Italia”.

 

E sviluppi futuri iniziano a delinearsi anche per il capannone Montecatini e per l’ ex Area Pol, che potranno divenire luoghi di aggregazione e rientrare così a tutti gli effetti nel tessuto urbano della città.

Se per il Seno di Levante si muovono lentamente passi in avanti, per il Seno di Ponente, classificato come porto militare, la situazione resta stagnante: l’impossibilità per gli yacht e per le imbarcazioni da diporto di ormeggiare in andana e la strozzatura costituita dalla porta Thaon de Revel costituiscono infatti un tappo per lo sviluppo turistico, urbanistico ed economico della città.

“Non vedo altri siti dove la Marina può trovare collocazione, pertanto non ci sono ipotesi di apertura”, ha tagliato corto il Comandante Serra. “Anche rispetto alla fruizione del Castello Svevo c’è da fare un distinguo rispetto alla situazione di Taranto: lì, infatti, il castello si trova fuori dal comprensorio militare mentre a Brindisi il castello è situato all’interno del comprensorio militare. Non è escluso comunque che in futuro si possa trovare una soluzione per contemperare le esigenze di entrambe le parti”, ha chiosato il Comandante.

Peccato però che il Comandante Serra (tra l’altro brindisino di nascita) presto sarà destinato altrove, e tutte le trattative intavolate dalla città con la Marina Militare dovranno essere imbastite per l’ennesima volta daccapo, proprio come nel gioco dell’oca, dove ad ogni passo in avanti ne seguono due indietro.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

1 COMMENTO

  1. Niente di nuovo. É dal 1912 che l”allora Regia Marina poi Marina Militare si ê impossessata di una rilevante parte del porto alla faccia delle rimostranze della cittadinanza. Provate a reperire all Archivio di stato le prime pagine dei giornali locali dell epoca e sembra di leggere le stesse lamentele che si riportano ai giorni nostri!