Via Oleka, si stringe per Iannuzzi e un under 20. E per il palazzetto si chiede una deroga

BRINDISI – Ogni giorno potrebbe essere quello utile per l’arrivo del nuovo lungo: la società biancazzurra sta infatti stringendo i tempi per tesserare l’ultimo giocatore possibile, o meglio, gli ultimi due. Ma andiamo con ordine. Tramontata definitivamente l’ipotesi Erik Murphy, che oltre ad essere richiesto da altre società, non convinceva appieno coach Vitucci sotto l’aspetto tecnico, Brindisi potrebbe puntare forte su Antonio Iannuzzi, messo fuori squadra da Torino, sodalizio con il quale ha comunque un altro anno di contratto. L’ala-pivot avellinese, reduce da una grande stagione con Capo d’Orlando e quest’anno in grado di produrre circa 6 punti e 3 rimbalzi in 16 minuti di utilizzo medio, ha tutto l’interesse di trovare un’altra collocazione. Brindisi sarebbe disposta a pagare l’ingaggio di Iannuzzi fino al termine della stagione, ma se il giocatore e Torino dovessero trovare un accordo sulla transazione del contratto, allora la società del presidente Marino potrebbe pensare di investire su Iannuzzi anche per l’anno prossimo, quando le regole sull’eleggibilità prevederanno le formule del “5+5” o del “6+6”.




Date le garanzie tecniche e fisiche offerte da Lydeka, il lungo lituano verrebbe in questo caso promosso titolare e Iannuzzi verrebbe chiamato ad offrire importanti minuti sia come cambio di Lydeka che di Smith, data la sua doppia dimensione interna e perimetrale. Come caratteristiche, infatti, Iannuzzi si attaglierebbe perfettamente alle esigenze di Vitucci, che avrebbe bisogno di un giocatore abile nel pitturato e capace di garantire pericolosità al tiro, soprattutto dal mid-range.
L’arrivo di Iannuzzi, però, non tratterrebbe a Brindisi Obinna Oleka: il giocatore nigeriano, infatti, in ogni caso lascerà la Puglia, ed al suo posto, per rispettare la regola dei 7 stranieri da contrattualizzare, arriverebbe un under 20 comunitario (un po’ come avvenne qualche anno addietro con Martin Jurtom), che non verrebbe computato tra i 16 tesseramenti a disposizione delle società. Libero ci sarebbe il palymaker 19enne Mario Ihring, in uscita da Capo d’Orlando e qualche giorno fa dato vicino alla Fortitudo Bologna.
E sempre sul fronte delle partenze, da Contrada Masseriola arriva la secca smentita sulla ventilata partenza di Giuri: va detto che il giocatore brindisino è stato realmente cercato da Brescia, ma salvo offerte di buyout particolarmente sostanziose, non si muoverà da Brindisi.
Smentite anche le voci che vorrebbero un ritorno in biancazzurro di Wojciechowski (dato per partente da Capo d’Orlando assieme a Ikovlev e Delas, accasatosi a Varese) e di M’Baye, voce quest’ultima alimentata dall’esclusione dai “12” a disposizione di Pianigiani nella gara disputata da Milano al PalaPentassuglia.
Palazzetto
Nell’ultimo Consiglio Federale la Fip, stante la condizione di stallo che accomuna sul fronte dell’impiantistica varie società del massimo campionato, ha deciso di valutare singolarmente, caso per caso, le condizioni dei palazzetti così da vagliare la possibilità di concedere una proroga alle società che non riusciranno ad adeguare il proprio impianto alle nuove regole introdotte, le quali impongono di disputare le gare di campionato in palazzetti con una capienza di almeno 5.000 posti.
I problemi maggiori, in questo senso, sembrano averli Venezia, Capo d’Orlando e Brindisi, ma anche la società di Pistoia è alle prese con una interlocuzione con l’Amministrazione comunale per superare alcune difficoltà tecniche che per il momento impediscono di ampliare il PalaCarrara fino alla capienza richiesta.
L’Amministrazione comunale di Brindisi, nelle settimane scorse, ha candidato un proprio progetto, ovvero quello risalente all’Amministrazione Consales, al bando indetto dal Coni, ma l’esito è ancora incerto. In ogni caso, date le difficoltà diffuse, c’è ottimismo sull’eventualità che la Federazione possa concedere un’ulteriore (ed ultima) deroga per permettere alle suddette società di disputare la prossima stagione di Serie A nei rispettivi impianti.

Andrea Pezzuto

 

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