Vespaio di polemiche sul Lungomare. Intanto si scopre che la situazione è ancora peggiore…

lungomare

BRINDISI – Si è sollevato un vespaio di polemiche a seguito dell’articolo di stamane attraverso il quale denunciavamo l’indecoroso stato in cui versa da anni il ‘nuovo’ Lungomare Regina Margherita.

Normale prevedere reazioni da parte dei cittadini e degli addetti ai lavori: siamo stati contattati da Maurizio De Virgilis, funzionario del Settore Pubblica illuminazione, e su Facebook da un dipendente dell’Energeko – società in house del Comune che si occupa anche di pubblica illuminazione – il quale ci ha invitato a sentire Ribezzo, Presidente della stessa.




Poiché l’unico intento dell’articolo era quello di mettere in ordine i tasselli e provare a responsabilizzare le parti in causa, abbiamo tranquillamente ascoltato entrambi.

Quello che è emerso da tali colloqui, però, è un quadro ancora più fosco di quello dipinto stamattina.

De Virgilis, infatti, ci ha confermato che per la manutenzione dell’illuminazione artistica del Lungomare non sono disponibili risorse economiche a sufficienza per intervenire con puntualità. L’unica cosa che può fare il Comune è assicurare la sicurezza pubblica, garantendo l’accensione dei lampioni; per il resto, Dio vede e provvede.

Vi è da dire, per dovere di cronaca, che la croce non può essere addossata ai tecnici comunali, in quanto, a monte dell’illuminazione di quel tratto vi è un progetto – risalente all’Amministrazione Mennitti – che fa acqua da tutte le parti: ma in senso letterale! Infatti, secondo De Virgilis il malfunzionamento di tutta l’illuminazione artistica ‘a terra’, ovvero i led luminosi ed i faretti delle palme, dipenderebbe dall’eccessiva umidità presente in quell’area, la quale creerebbe infiltrazioni che mandano in blocco il sistema di alimentazione. Questa situazione è stata da subito rilevata dal Comune, che ora è in contenzioso con la ditta esecutrice dei lavori. Per tale ragione l’Ente comunale non sarebbe ancora entrato in possesso, ad esempio, dell’impianto che illumina le luci di servizio della banchina.

A sua volta, la ditta fece già presente tale potenziale difetto di progettazione all’allora Direttore dei lavori.

Così, per dirla brutalmente, adesso i tecnici comunali non possono far altro che mettere una pezza, sia per la conclamata penuria di risorse economiche che per l’assoluta indeterminatezza delle responsabilità e delle competenze sul campo.

In questo scenario, poi, si inserisce la posizione dell’Energeko: il contratto tra il Comune e la società prevede che la stessa intervenga soltanto per effettuare lavori di ordinaria manutenzione. Via del Mare ed il Lungomare Regina Margherita, però, non rientrano tra le aree d’intervento disciplinate nel contratto tra le parti. Poiché, però, la ditta esecutrice dei lavori non è di Brindisi, per gli interventi urgenti interessanti quel tratto il Comune provvede di volta in volta a commissionare alla Energeko degli ordini di servizio extracontrattuali, così da garantire almeno la sicurezza pubblica attraverso la (comunque fioca) luce emessa dai lampioni.

E per tutto il resto? Ci teniamo tutto spento, per colpa della solita mancanza di lungimiranza che ammorba la nostra città.

Almeno questa volta, però, possiamo rallegrarci del fatto che il progetto non è stato partorito dagli uffici comunali, ma da tecnici esterni. Bell’affare, davvero.

Andrea Pezzuto
Redazione




1 COMMENTO

  1. Ma CAVOLO!!!
    Perché non si è pensato di usare luci a led e altri dispositivi ad efficientemente energetico per avere un’opera pubblica al passo con i tempi, a risparmio energetico e di conseguenza a risparmio della bolletta e delle casse del Comune??

    Proprio una città dannata, grazie all’incompetenza di tutti questi amministratori, tecnici, ingegneri.
    “SCAPUCCHIUNI”!!!

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