Ventola (consigliere regionale di Direzione Italia): “I valori di inquinamento di Brindisi sono fra i più bassi d’Italia fra le città industrializzate”

BRINDISI – Il commento del coordinatore e consigliere regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Francesco Ventola, a margine dell’audizione in Commissione Ambiente dei dirigenti Enel della Centrale di Cerano.
Due bluff svelati in un sol colpo: quello del Movimento 5 Stelle, che chiede la chiusura della Centrale di Cerano perché considerata pericolosa per la salute dei brindisini, e quello del presidente Emiliano, che parla di decarbonizzazione con la stampa  ma non con l’Enel.
I dirigenti Enel, quest’oggi in commissione per un’audizione espressamente chiesta dai colleghi grillini, hanno smontato una per una le “tesi-copia e incolla” nefaste che vengono propinate ai giornali per cui ci sarebbe rischio più alto di mortalità e di contagio malattie nel brindisino. Lo studio del professor Leonardo Palombi del Dipartimento di biomedicina e prevenzione dell’Università di Tor Vergata ha dimostrato che non solo questo non è vero, ma che per le malattie cardiovascolari ci sono provincie pugliesi più a rischio pur non avendo una centrale al carbone. Così come la durata media della vita è in Puglia (fatta eccezione per provincia di Taranto) più alta di quella nazionale. Insomma i valori di inquinamento di Brindisi sono fra i più bassi d’Italia fra le città industrializzate. E quindi il M5S la smetta di gridare al lupo al lupo solo per conquistare titoli di giornali e creare un’allarme nei confronti di una società, che come è stato ribadito quest’oggi in commissione, pur non richiesto,  ha investito ingenti risorse per l’ambientalizzazione. Fosse stato così in altre zone della Puglia forse saremmo in condizioni diverse.
Un capitolo a parte andrebbe dedicato al nostro presidente Emiliano che da Bari a Parigi, passando da Roma, va in lungo e in largo a sbandierare il suo progetto di de carbonizzazione di Cerano e Ilva, ma non ne discute mai in modo concreto e istituzionale con i soggetti che sono deputati. Oggi i dirigenti Enel hanno ribadito non solo che la Centrale non chiude – se accadesse sarebbe a rischio la sicurezza  dell’intero sistema energetico, è stato detto – ma che allo stato attuale non è prevista nessuna riconversione da carbone a gas. Di fronte a queste affermazioni pensare che Emiliano propone di trasferire l’approdo Tap a Brindisi per trasformare la centrale a gas non so se fa ridere per la boutade o piangere per la presa in giro.
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