La Federazione Giovanile Repubblicana di Brindisi è stata costituita nell’autunno scorso.

Fin dall’inizio abbiamo voluto che il movimento si caratterizzasse per la sua capacità di proposta.

Questo ci ha portato ad intervenire su molti temi della vita cittadina e a prospettare idee capaci di consentire ai giovani brindisini di costruirsi nella nostra città il proprio progetto di vita.

Abbiamo sostenuto, infatti, che “la fuga dei cervelli”, in atto da tanto tempo, rischia di depauperare Brindisi delle sue migliori risorse, pregiudicandone il futuro.

Tra le idee più significative ci piace ricordare la proposta che rivolgemmo al Commissario Prefettizio di censire i beni di proprietà comunale dismessi o sottoutilizzati, compresi quelli transitati nel patrimonio della amministrazione comunale grazie al processo di “federalismo demaniale”, mettendone a bando il loro utilizzo e premiando i migliori progetti.

Tanto per consentire ai giovani brindisini di avere accesso alle risorse che la Regione, lo Stato o la Comunità Europea pongono a disposizione di quanti avviano nuove iniziative imprenditoriali.

Nonostante il silenzio che ha fatto seguito alla nostra proposta non abbiamo “mollato la presa”.

Nel PRI è stato riconosciuto al movimento giovanile di Brindisi un ruolo rilevante, al punto di essere rappresentato nella Segreteria Cittadina, nel Consiglio e nella Direzione Nazionale del Partito.

Questa posizione privilegiata ci ha consentito di chiedere ed ottenere che nel programma amministrativo alla cui redazione i Repubblicani stanno contribuendo unitamente alle altre forze politiche ed ai movimenti che sostengono la candidatura alla carica di Sindaco dell’Avvocato Roberto Cavalera venissero inseriti i progetti di particolare rilievo per la popolazione giovanile. Così, ad esempio, è stata ipotizzata la creazione di un fondo di garanzia, di cui si farà promotore il Comune di Brindisi, per consentire la concessione di finanziamenti a tasso zero a copertura delle spese dell’IVA sugli investimenti, mai inclusa nelle misure agevolative esistenti, per consentire di poter avviare delle iniziative imprenditoriali anche a quei giovani che non dispongono di figure che possano garantire per loro.

Per lungo tempo abbiamo percorso questo cammino da soli, pur avendo invocato la nascita di un forum dei giovani in cui fossero rappresentati tutti i movimenti giovanili quale che fosse la loro provenienza e l’area di appartenenza politica.

Avevamo salutato, quindi, con favore l’iniziativa assunta da 150 giovani brindisini di impegnarsi anch’essi in politica.

Non ci interessava “mettere il cappello” su questa iniziativa e non ci scandalizza che abbiano scelto di militare in coalizioni diverse dalla nostra.

Non ci uniremo, quindi, al coro delle polemiche che stanno accompagnando la scelta di campo fatta da questi nostri coetanei.

Ciò che ci lascia perplessi, però, è che la tendenza prevalente sia quella di volgere sempre lo sguardo al passato, limitandosi a criticare l’operato di quanti hanno sin qui gestito la cosa pubblica a Brindisi piuttosto che indicare idee e proposte idonee a costruire per la nostra città un nuovo modello di sviluppo.

 Ci auguriamo, pertanto, che il dialogo che oggi sembra non potersi avviare possa invece costruirsi nell’aula consiliare e nelle sedi istituzionali che, auspichiamo, vedano partecipi un cospicuo numero di giovani.

Il Partito Repubblicano Italiano di Brindisi sotto questo punto di vista ci ha messo nelle condizioni di poter aspirare ad avere la nostra rappresentanza, avendo messo in campo una lista composta esclusivamente da persone che non hanno mai ricoperto incarichi amministrativi, lasciando fuori dall’uscio i soliti “acchiappavoti” che tanto negativamente hanno condizionato le precedenti esperienze amministrative.

Il Segretario della Federazione Giovanile Repubblicana di Brindisi

(Gabriele ANTONINO)

 

LASCIA UN COMMENTO