E’ ormai non più latente ma evidente lo scontro in atto all’interno della Giunta Rossi tra una differente visione di sviluppo del territorio (se mai l’Amministrazione Rossi ne abbia mai avuta una) soprattutto in termini di promozione e pianificazione del territorio e della valorizzazione dei suoi attrattori infrastrutturali necessari e da mettere in rete per una offerta turistico ricettiva di sistema. In effetti stiamo assistendo ad una, seppur lodevole iperattività dell’assessore al Turismo Emma Taveri, proliferazione di iniziative disorganiche che non hanno il giusto supporto politico di chi, il sindaco Rossi sostenuto da parte della sua maggioranza, dovrebbe coordinare tale attività e renderle compatibili con le linee programmatiche proposte in sede di inizio legislatura. A ciò si aggiunge una visione di sviluppo di Città e di società diametralmente opposta da parte del reggente politico dell’urbanistica l’assessore Borri e dell’altra parte della maggioranza, anche in questo caso con la complicità del sindaco Rossi, in linea con un settore tecnico eccessivamente burocratizzato in difesa su nuove iniziative ed indirizzato più alla demolizione ed alla conservazione dell’esistente, evidentemente portatore di una teoria della pianificazione urbanistica della Città e del porto e di idea di società particolarmente ideologizzata e piegata ai principi dell’ambientalismo fanatico, principale ingrediente della torta alla glassadella sinistra cosi come la definisco ormai da qualche tempo “politicamente corretta ma eticamente corrotta”. Ieri in Giunta si è consumato l’ennesimo scontro tra l’assessore al Turismo Emma Taveri e l’assessore all’urbanistica Dino Borri sulla delibera di giunta relativa alla “Presa d’atto dell’intervento denominato Valorizzazione della batteria Menga da utilizzare come attrattore culturale” – atti conseguenziali”, proposta dalla Taveri e bocciata da Borri (cose mai viste prima). Volendo entrare nel merito si potrebbe obiettaresulla scelta politica: creare in quella zona un polo turistico e culturale del mare dell’arte contemporanea come attrattore turistico con un finanziamento ottenuto di euro 1.197.679 da parte del Ministero della Cultura rappresenta una scelta azzardata e probabilmente fuori dal contesto territoriale oltre che fuori tema con l’aggravante che l’Amministrazione comunale dovrà cofinanziare l’ennesimo progetto scollegato dal sistema Città e lontano da ciò che realmente potrebbe rappresentare un valore aggiunto con circa 240.000 euro di risorse proprie di un bilancio preventivo 2022-2024 ancora lontano dalla sua approvazione e stretto nelle risorse, nonostante i soliti annunci di Rossi. Lo scontro tra Borri e la Taveri rappresenta la prosecuzione di una serie di contrasti mai sopiti, come quello relativo all’utilizzo del ex capannone Montecatini (per Borri una stazione marittima ed un museo non museo, per la Taveri un contenitore dei eventi) che vedono una ormai evidente insoddisfazione di gran parte della maggioranza di Rossi nei confronti dell’assessore Borri, già mesi fa in procinto di essere sostituito nel rimpasto di giunta, ma poi salvato dallo stesso PD (che ne voleva la testa), sacrificando di fatto il futuro della Città dal punto di vista urbanistico sull’altare di qualche poltrona di potere e gestione. In tutta onestà è molto più dignitosa e rispettabile la posizione di un assessore come Borri, del quale si conosceva come si conoscono le visioni bucoliche della società, che non quelle di Rossi e del PD in testa indirizzate alla mercificazione delle istituzioni con l’ottenimento di posti di gestione del potere fine a stesso! In tutto questo chi ci sta rimettendo è la Città e con essa i brindisini guidati da un Sindaco ed una maggioranza arcobaleno che vive su Marte, che naviga a vista senza una chiara meta, ed interessati più alla spartizione di poltrone, incarichi e prebende ai propri aficionados, nel più classico sistema da manuale Cencelli (precedentemente avversato quando erano opposizione) e ora libro sacro da venerare; interessati più a spendere risorse che renderle fattore moltiplicatore per lo sviluppo del territorio. Se questa tragica esperienza amministrativa deve purtroppo continuare per un altro anno allora Fratelli d’Italia chiede un atto di responsabilità ed autorevolezza da parte del sindaco Rossi rimuovendo dalla sua giunta coloro i quali sono da intralcio ad un percorso politico amministrativo già difficile, inefficiente e traumatico di suo, il tutto al solo esclusivo interesse delle scelte che dovranno essere fatte (sperando nel minor numero possibile visti i danni provocati in questi quattro anni da quelle fatte sin ora) per lo sviluppo del territorio e per la soddisfazione dei reali bisogni dei brindisini.
Massimiliano Oggiano
Capogruppo Fratelli d’Italia
Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi
Non sembra esservi alcun politologo o cittadino, sia pure con scarne conoscenze politiche relative alla gestione comunale di questa città, che voglia ipotizzare lo scioglimento immediato di questa Consiliatura figuriamoci questo Sindaco, i singoli componenti di Giunta per le variegate “nobili” motivazioni, nonchè la maggioranza politica assembleare di sostegno all’Amministrazione. La verità vera risiede nel sostegno, sin dall’insediamento del giugno 2018( ripeto dal giugno 2018) delle forze di opposizioni che non hanno inteso e non intendono avviare la procedura per il legittimo scioglimento del Consiglio comunale, preferendo il piagnucolio su mezzi di informazione che consente, pensano, l’utile mantenimento fra i cittadini dell’arte di apparire. Ora, se vera la illegittimità di numerosi atti adottati dagli organi sopra citati, potrebbe altrettanto essere vero che giorno verrà in cui saranno chiamati i responsabili, probabilmente anche i consiglieri di opposizione per alcune delibere di natura finanziare, per gli eventuali danni erariali nei confronti dell’Ente.
E’ naturale che, restando prive di riscontro alcuno le numerose e ripetute segnalazioni di deliberazioni di dubbia legittimità, neanche da parte dell’Organo di Revisione Contabile, appare giusto evidenziare, ogni qualvolta se ne presenti il caso, la fattispecie amministrativa nella speranza di ricevere riscontro.
Brindisi, 21/02/2022 Franco Leoci