BRINDISI – Incastrati da un selfie fatto poco prima di perpetrare la rapina al Red and White di viale Commenda, la notte tra il 7 e l’8 luglio scorsi.

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In manette sono finiti due 20enne brindisini: Giovanni Quaranta e Walter Valenti, mentre è rimasto a piede libero un minorenne che pare fosse armato di pistola.

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Tre pivellini, considerato che è stato sufficiente confrontare le immagini registrate del sistema di videosorveglianza del bar con il selfie scattato poco prima, in auto, con il telefonino in uso a Quaranta, il quale  peraltro – aveva fatto un sopralluogo in zona.

E’ stato il gip del Tribunale Paola Liaci a firmare l’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta del sostituto procuratore Simona Rizzo. Ordinanza che è stata eseguita stamani dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi. Per entrambi sono stati ravvisati gravi indizi di colpevolezza oltre al pericolo di reiterazione del reato, atteso che la pistola non è stata ancora ritrovata.

Quaranta – che è difeso dall’avvocato Livio Di Noi – ha piccoli precedenti per stupefacenti, mentre Valenti  – difeso dall’avvocato Daniela D’Amuri – è incensurato: beccati in temi record; giusto il tempo di procedere alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza e di perquisire le abitazioni dei ragazzi.

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Quaranta è stato trovato in casa, dove i carabinieri hanno anche rinvenuto gli abiti che, secondo l’accusa, il ragazzo aveva utilizzato la notte dalla rapina. Poi, da un controllo del suo telefonino cellulare è spuntata fuori anche il selfie da lui stesso scattato poco prima dell’assalto al Red and White.  Nella foto erano in tre, gli stessi ripresi dalle telecamere: Valenti che prende il registratore di cassa con sole 60 euro, il minore che impugna la pistola e Quaranta che è l’intestatario della Lancia Delta a bordo della quale hanno raggiunto il bar di viale Commenda.

A breve, gli indagati saranno sottoposti agli interrogatori di garanzia, alla presenza dei difensori Daniela d’Amuri e Livio Di Noi.

 

 

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