UN COMPLEANNO SPECIALE PER ROSA SPECIALE: 100 ANNI TRA OSTUNI, CEGLIE MESSAPICA E VILLA CASTELLI

Sabato pomeriggio erano presenti i parenti, il Sindaco di Ceglie Messapica Angelo Palmisano che ha consegnato la targa commemorativa e Don Giacomo Lombardi della Parrocchia Don Guanella per la benedizione.

Ricordiamo che la signora Rosa ha la residenza a Ceglie.
Rosa Speciale è nata a Ostuni, nella “Città Bianca”, l’11 ottobre 1925 dai coniugi Pietro Speciale e Pasqua Zizzi.
Dalla loro unione nascono sei figli: Margherita, Anna, Rosa, Angela, Angelo e Stefano.
Sono ancora in vita lei e suo fratello 97 enne presente accanto a lei durante i festeggiamenti.
Rosa si sposa con il cegliese Santoro Rocco il 24 luglio 1952 da cui nascono quattro figli: Grazia, Cosimo, Antonio e Leonardo.
Il marito Rocco è nato il 9/11/1924 ed è morto il 14/11/1999 a causa di un’ictus. Era il più piccolo di due fratelli.
Entrambi erano contadini e si occupavano dei loro terreni privati. Rocco riparava anche le biciclette ed era una sorta di “taxista” che accompagna la gente diretta in posti che non riuscivano a raggiungere facilmente perché all’epoca non c’erano i mezzi di trasporto di oggi…
Rosa durante la malattia del marito lo aiutava nei lavori agricoli e usava attrezzi come la moto fresa.
Rocco è stato prigioniero durante l’armistizio dell’8 settembre 1943.
Da Torino, città in cui si trovava in quel periodo, fuggì via come disertore ritornando nella sua amata Ceglie Messapico con il treno quando possibile e addirittura a piedi.
Quando arrivò a Foggia con una valigia, erano presenti i tedeschi che vedendolo all’improvviso urlarono contro: “Altolà!” che deriva dalla parola tedesca “halt” e iniziarono a sparare con colpi di mitraglia. Per fuggire inciampò e cadendo in una trincea si fece male alla schiena e ci fu una malformazione all’anca. Il dolore si è protratto fino in età adulta.
Da piccola, nonna Rosa assieme alla sua famiglia, hanno vissuto in Contrada Madonna Piccola sia in inverno che in estate, tra Ostuni e San Michele Salentino.
In questa campagna c’erano trulli, una cisterna e alberi di ulivo ed essendo vicino a San Michele, in quegli anni ancora un piccolo villaggio, c’era molta presenza di mandorleti e ficheti tipici della zona.
Quando si conobbe con il marito Rocco, comprarono una casa nella vicina Ceglie, nei pressi del vecchio ospedale, in via Raffaele Sanzio, 27 (nonna Rosa ancora oggi ricorda tutte queste informazioni). Tutto questo intorno al 1990, anno in cui si trasferirono definitivamente in un appartamento.
Il padre di Rosa, “lu tata Pietr”, era un “massaro”. Erano in affitto presso la Masseria di “Mest Francisc”. Avevano 5 tomoli di terra e anche vigneti.
Rosa per farsi gli ingaggi andava anche a Brindisi dove si coltivavano i carciofi.
Tra le tante faccende, vendevano i fichi e quelli essicati al sole, “fich scart”.
Il papà di Rosa possedeva un “sopramolle” che era più alto dello “sciaraballe”.
I suoi genitori comprarono casa nel centro storico di Ostuni e lei si sposò.
Rosa ha nove nipoti: Roberta, Rossana, Antonella, Desirè, Valentino, Leonarda, Davide, Rocco e Rosa.
I pronipoti sono sei: Daniele, Federico, Matteo, Denise, Noemi, Alessandro e ora è in dolce attesa la nipote Rossana.
Rosa è stata autonoma fino all’età di 97 anni e da un po’ di tempo vive a Villa Castelli durante il periodo che va da ottobre a giugno. Nel periodo estivo ritorna nella casa in campagna del figlio Leonardo.
Grazie mille alla famiglia per la concessione delle foto.
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