BRINDISI – E’ passato un anno da quel 1° novembre 2015 in cui un ragazzo di soli 19 anni, Andrea De Nigris, morì investito da un’auto mentre era in compagnia di una sua amica di 16 anni, di ritorno da una festa. Accadde verso le 3 del mattino. I due ragazzi stavano passeggiando sul marciapiede, in via Amerigo Vespucci, all’altezza della Lega Navale, quando una Suzuki Swift perse il controllo all’altezza della curva vicino la Lega Navale e li travolse. Il 19enne morì sul colpo, mentre la ragazza rimase ferita.
Per quel terribile incidente, il conducente del mezzo – anche lui 19enne – fu condannato a un anno, cinque mesi e venti giorni, più un anno e dieci mesi di sospensione della patente di guida. L’accusa fu di omicidio colposo aggravato dallo stato di ebbrezza.
Secondo la perizia ricostruita da un esperto, l’unica causa dell’incidente era da addebitare alla scellerata guida del ragazzo a bordo della Suzuki, perché viaggiava alle velocità di 112 km/h, laddove il limite consentito è di 50. Inoltre, il ragazzo fu stato trovato con un tasso alcolemico tra 1,17 e 1,19 grammi per litro di sangue, quando, invece, il limite consentito dalla legge è pari allo 0,5 grammi per litro.
Sempre secondo la ricostruzione del perito, la strada in cui è avvenuto l’incidente non presentava alcune anomalie di asfalto, era asciutta ed era ben illuminata. La curva nella quale il ragazzo ha perso il controllo del proprio veicolo è stata percorsa ad una velocità di oltre i 100 km/h. Nonostante il tentativo di frenata brusco, l’auto ha iniziato a derapare, andando a sbattere violentemente contro i ragazzi che erano sul marciapiede alla destra della strada, colpendoli con la ruota posteriore destra e sbalzandoli a circa 35 metri di distanza.
Oggi pomeriggio, alle ore 19, sarà celebrata una messa in suffragio al giovane Andrea presso la Chiesa Ave Maris Stella.
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