Tra gli indagati dell’operazione “Hydra” c’è anche colei che avrebbe dovuto gestire il centro per migranti a S. Chiara

BRINDISI – Il terremoto giudiziario che ha scosso i Comuni di Villa Castelli e Torchiarolo ha messo in luce un sistema che, stando all’esito delle indagini preliminari condotte dai Carabinieri nell’ambito dell’operazione “Hydra”, avrebbe visto un “do ut des” tra gli amministratori dei Comuni richiamati ed i referenti della società Reteservizi srl, operante nell’ambito della raccolta dei rifiuti. In cambio dell’affidamento del servizio alla Reteservizi srl, insomma, gli “emissari” della stessa avrebbero omaggiato gli amministratori locali con tangenti e non solo (tra i capi di imputazione viene contestato anche il reato di induzione alla prostituzione). In carcere sono dunque finiti Angelo Pecere e Pasquale Leobilla, formalmente dipendenti della società ma di fatto, secondo le indagini, le menti del sistema messo in piedi. Indagata a piede libero risulta invece Clementina Sbano, moglie di Pecere e detentrice del 75% delle quote della Reteservizi srl.

La premessa d’obbligo è che non vi è alcun legame tra le due situazioni: dunque, quanto si andrà a rammentare, avrà meramente valore narrativo. Dicevamo: molti ricorderanno la polemica che divampò nel mese di maggio allorquando si materializzò l’ipotesi che una palazzina privata sita nel quartiere Santa Chiara potesse divenire un centro di accoglienza per migranti. In effetti la Prefettura indisse il bando, che venne momentaneamente aggiudicato dalla Agh Resort srl. L’avvocato Massimo Ciullo, all’epoca dei fatti, si premurò di andare a scartabellare la visura camerale della società ed a seguito di tale attività lanciò alcuni sospetti sulla bontà dell’operazione (tra le eccezioni sollevate dall’avvocato vi era quella legata alla circostanza che l’oggetto sociale della società sarebbe stato modificato in prossimità del bando, con l’aggiunta della gestione di strutture adibite per l’accoglienza dei migranti richiedenti protezione internazionale). E sempre dalla visura camerale risultava che l’amministratore della Agh Resort srl era Clementina Sbano, moglie di Pecere, entrambi, come detto, finiti nell’occhio dell’inchiesta giudiziaria “Hydra”.

Alla fine, comunque, del centro di accoglienza non se ne fece più nulla, sia perché il proprietario dell’immobile ritirò la propria disponibilità sia perché la necessità di accogliere nuovi immigrati in città è venuta successivamente meno. E di tutto ciò, dunque, non resta che un aneddoto.

Andrea Pezzuto
Redazione

2 COMMENTI

  1. Tutto questo e’ stato possibile grazie all’intervento del movimneto +39 che ha visto bene. Mi chiedo le istituzioni dove erano, che interessi avevano, perche’ tutti in silenzio?

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