Torre Regina Giovanna, stagione estiva in salvo: il Tar sospende i provvedimenti del Comune

Foto presa dalla pagina facebook di Torre Regina Giovanna

BRINDISI – Nonostante Polizia Locale, Ufficio Urbanistica, Ufficio Commercio, Commissario prefettizio ed altri organi fossero concordi nel revocare l’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande di tipo B e nel denegare l’autorizzazione per lo svolgimento di pubblici spettacoli in quel di Torre Regina Giovanna, il provvedimento dell’Amministrazione comunale con il quale si dava seguito a tali propositi non ha superato – almeno nella prima fase cautelare – lo scoglio del Tar di Lecce.

Tali provvedimenti di revoca e di diniego, fondati sulla incompatibilità della destinazione d’uso agricola dell’area con le attività svolte nel posto più amato dai giovani brindisini (sito in contrada Baccatani) e sulla “assenza di autorizzazioni”, sono stati infatti impugnati davanti al Tar dal sig. Pierangelo Oliva, locatario della struttura, che ne ha chiesto l’annullamento e la sospensione dell’efficacia, ottenendo l’accoglimento delle sue ragioni in fase cautelare.

Ciò vuol dire che almeno fino a gennaio del 2019, data dell’udienza di merito, Torre Regina Giovanna potrà riaprire i battenti. Tuttavia, come emerso dagli atti, la licenza per l’organizzazione di spettacoli ed eventi, rilasciata nel 2006 dalla Commissione comunale di vigilanza locali e pubblici spettacoli, è valida per eventi con massimo 2.000 persone. Una circostanza che, come rilevato dagli agenti della Polizia Locale nelle loro relazioni di servizio, non sempre sarebbe stata rispettata appieno.

Sta di fatto che la Camera di Consiglio della Sezione Terza del Tar di Lecce ha riconosciuto le ragioni del ricorrente, individuando sia un pregiudizio grave ed irreparabile per lo stesso nell’ipotesi di un mancato svolgimento delle attività commerciali nelle more del giudizio di merito (nonostante la stagionalità della licenza, valida per tre mesi), sia il fumus boni iuris. Quest’ultimo, infatti, consterebbe ad esempio: nella omissione da parte del Comune del preavviso di rigetto ex art. 10bis della Legge 241/90, il quale consente alla controparte di partecipare alle procedure in caso di diniego dell’autorizzazione, così da produrre le osservazioni per tempo; nella omessa considerazione del pregresso rilascio delle autorizzazioni edilizie comunali (risalenti al 1999) per la sistemazione, sia pure temporanea, delle aree esterne della masseria per lo svolgimento dell’attività commerciale di che trattasi. Insomma, posto che l’autorizzazione amministrativa è stata concessa 19 anni fa, i giudici del Tar non hanno ravvisato i presupposti perché – almeno in questa fase cautelare – si potessero prendere provvedimenti opposti al corso degli eventi registratosi negli ultimi lustri.

Per almeno un’altra estate, dunque, Torre Regina Giovanna potrà ospitare iniziative per allietare le serate dei brindisini e non solo. Con un occhio ancora più attento al rispetto delle prescrizioni.

Andrea Pezzuto

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