Titolare centro sportivo ruba energia elettrica per 200mila euro: 8 mesi di reclusione

OSTUNI – E’ uno dei reati più comuni nel territorio, il furto di energia elettrica. Questa volta, il danno è ingente. Si tratta di una frode ai danni della società Enel da 200mila euro, per illuminare il proprio centro sportivo, con annessi pizzeria e ristorante efurto-energia-elettrica-centro-sportivo-ostuni-2d anche l’intera illuminazione perimetrale dell’impianto.

Il fatto è accaduto ad Ostuni, in contrada Chianchizzo, da parte di Z.M.B., 38enne mesagnese, il quale è stato arrestato per furto aggravato di energia elettrica. Nello specifico, l’azienda Enel ha notato alcune anomalie di consumo circa una fornitura corrispondente ad un esercizio commerciale del luogo (centro sportivo). Così, ha allertato il locale Commissariato.

Dopo accertamenti, è emerso che all’interno della struttura era presente un allaccio diretto alla rete ENEL, a monte del contatore, direttamente sulla linea principale, cosiddetto Bypass, con una derivazione abusiva costituita da quattro cavi bipolari, collegati direttamente su di un interruttore magnetotermico. Tale marchingegno faceva sì che l’energia
elettrica illegalmente prelevata, non venisse registrata dal contatore. L’allaccio illecitamente realizzato, veniva abilmente occultato sotto terra, debitamente nascosto mediante un consistente strato di cemento armato.

furto-energia-elettric-centro-sportivo-ostuni-3L’ingegnoso artifizio consentiva di alimentare l’intero centro sportivo, con annessi pizzeria e
ristorante, ivi compresa l’ampia ed estesa illuminazione esterna, presente lungo tutto il perimetro dell’immobile. L’allaccio abusivo alla rete Enel permetteva al soggetto di beneficiare di consumi di gran lunga superiori rispetto a quelli registrati, tanto che l’illecita acquisizione di corrente, è stata stimata in circa 200mila euro, negli ultimi 5 anni, durante i quali, il titolare della struttura riceveva dall’ente erogatore bollette di pagamento dall’importo irrisorio, corrispondente ai cosiddetti costi fissi.

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e condannato ad una pena di otto mesi di reclusione.

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