Da qualche ora, con insistenza, circolano voci su fantomatici (?) contatti tra alcuni esponenti della Lega con Salvini e uomini della coalizione di centrosinistra a trazione Pd, con Riccardo Rossi al ballottaggio per diventare sindaco della città. Voci che viaggiano di pari passo con un’immagine che io stesso ho ricevuto su Whatsapp e che, detto con tutta onestà, mi preoccupa non poco per un motivo molto semplice: c’è una foto di Mattero Salvini, vice premier, ministro dell’Interno e al lato il nome di Riccardo Rossi con lo slogan della campagna elettorale del centrosinistra brindisino, “il 24 Giugno Voto Riccardo Rossi un sindaco finalmente”. Inquietante.
La destra non può in alcun modo fare accordi, intese, contratti, in altri termini inciuci con il Partito Democratico. Impossibile, assurdo, scandaloso.
Dico no a questo taxi della Lega in direzione di Rossi sindaco di Brindisi. E’ obbligo morale, prima ancora che politico, fare chiarezza e l’unica persona in grado di fugare ogni possibile dubbio si chiama Andrea Caroppo, coordinatore regionale della Lega. Se Caroppo non è a conoscenza di quella foto, eccola. Io non ho mai nascosto nulla. Dica da che parte sta la Lega a Brindisi. E lo dica subito perché gli elettori, benché traditi dal commissariamento a livello provinciale, hanno tutto il dovere di sapere cosa sta succedendo. In che direzione viaggia la Lega?
Ho già detto cosa penso e lo ripeto: la Lega non è un taxi. Adesso pretendo chiarezza e lealtà tanto verso i tesserati, quanto verso i brindisini. Caroppo, quindi, dica come stanno le cose, senza nascondere niente. Sia onesto.
Quanto a me, sempre quel Paolo Taurino commissariato, sarò chiarissimo: al ballottaggio voterò per il candidato Roberto Cavalera, espressione del centrodestra ridotto a un centrino, lo farò tappandomi il naso. Ma non posso permettere che venga lasciato ai “Pdioti”, con Liberi e Uguali e Brindisi Bene comune, il governo cittadino per i prossimi cinque anni. Uno scempio del quale non posso essere complice. Di conseguenza: naso tappato, trattengo il respiro e voto Cavalera.
Paolo Taurino