BRINDISI – Ancora una decisione che vincola in modo definitivo il tessuto cittadino di Brindisi e presa dal commissario Giuffrè senza tenere in alcuna considerazione l’interesse dei  brindisini. Così commenta l’avvocato Massimo Ciullo la decisione del commissario, assunta in data 6 ottobre con i poteri del consiglio comunale, autorizzando il passaggio del gasdotto Tap  fino alla bretella di smistamento della Snam che si trova in contrada Matagiola, a pochissimi  chilometri dal popolosissimo quartiere di Sant’Elia. Il consenso dato dal commissario di fatto lascia il via libera alla Tap anche sul nostro territorio senza alcun vincolo e quindi in assoluta liberà’ di fare e disfare sulla testa dei cittadini. La delibera assunta dal commissario, oltre a suonare come una offesa nei confronti di chi abita a pochi metri da quella centralina, non tiene in alcun conto che  arriveranno proprio lì tutti i gasdotti previsti in Puglia e quindi miliardi di metri cubi senza alcuno controllo ambientale sulle più che normali perdite in aria che sono dell’ordine del dieci per cento della quantità di gas che passerà in quella parte della nostra città. Nella relazione a corredo dell’insediamento non c’e’ alcun riferimento a come si procederà per i controlli in aria degli inquinanti che possono anche essere molto pericolosi per l’ambiente. Un permesso dato in fretta e furia pur di accontentare la grande pressione  che arriva da tutti i livelli nazionali e regionali. Ma nel caso di Brindisi quella delibera è anche errata a causa di una palese violazione di diritto, in quanto quella zona è destinata  nel piano regolatore della città ad attività agricola; ed invece nel caso dell’impianto Tap si tratta inequivocabilmente  di una struttura industriale che peraltro prevede anche la trasformazione con ampliamento della stazione oggi esistente in contrada Matagiola Per cui la legge prevede che si debba procedere con una modifica al piano regolatore con relativo progetto esecutivo da armonizzare con il territorio. Non basta quindi la semplice presa d’atto  deliberata dal commissario, anche se con i poteri del consiglio, senza la procedura prevista per legge. Per questo l’avvocato Ciullo chiederà l’intera documentazione e  valuterà assieme a gruppi di cittadini se sarà il caso di procedere con un ricorso per bloccare l’autorizzazione concessa dal commissario in data 6 ottobre 2017 per il passaggio del metanodotto Tap da Brindisi.

1 COMMENTO

  1. Mi chiedo se il Commissario poteva dare tale autorizzazione, atto di straordinaria amministrazione, in testa alle più elementari regole sociali. In sostanza non capisco perché il Commissario non ha voluto sentire i partiti e le associazioni di categoria. Se le scelte future di questo commissario dovessero essere dello stesso tenore e e sempre sulla testa dei cittadini proveremo a chiederne la sostituzione. La Tap non è la spazzatura, dove gioco forza è dovuto intervenire per la incolumità dei cittadini e per il prestigio_decoro della città. Angelo Caniglia presidente regionale del PLI partito liberale italiano.