BRINDISI – Il Responsabile provinciale dell’organizzazione giovanile del ”Movimento Nazionale per la Sovranità” Jacopo Sticchi interviene sulla vicenda che ha visto un giovane brindisino di 21 anni vittima di una aggressione e di violenza sessuale nella stazione ferroviaria.
Di seguito il suo intervento:
Rimani davvero impietrito quando vieni a sapere che un tuo connazionale è stato violentato da due immigrati pakistani. È quanto avvenuto la notte di qualche giorno fa, quando un giovane italiano è stato abusato mentre attendeva il pullman nei pressi della stazione, che come tante altre d’Italia è diventata ricettacolo di extracomunitari. Verso gli autori della violenza, il cui permesso di soggiorno era tra l’altro scaduto, non abbiamo nessuna tolleranza. Chi oggi ci critica, domani ci darà ragione quando capiterà a loro stessi, ai loro figli, ai loro nipoti o fratelli subire tali violenze. Lungi da noi, certamente, il rischio di cadere nella trappola del razzismo.
Questa nostra nota è infatti una presa di consapevolezza nel contrastare crimini evitabili, ma che si vanno pesantemente ad aggiungere a quelli che il nostro popolo è già costretto a subire passivamente e se l’accoglienza e l’integrazione vengono in buona parte rifiutate dagli italiani, significa che ci saranno anche validi motivi di carattere civile che prescindono dal fattore razzismo. Incentivare i controlli per garantire sicurezza alla propria gente diventa sempre più necessario. La giustizia deve essere applicata con severe punizioni verso chi commette tali reati, siano essi italiani o extracomunitari. L’ arresto infatti non basta, occorre una pena più severa, come la castrazione chimica per coloro che abusano e violentano, ed un immediato rimpatrio, che possa servire da esempio per chi è qui clandestinamente per mezzo della falsità caritatevole della sinistra, che lucra per ragioni economiche sul fenomeno immigrazione provocando forti disagi negli italiani ed alimentando senza rendersene conto una nuova forma di schiavitù. L’ immigrazione è un tema centrale dei nostri giorni e meriterebbe una maggiore argomentazione, anche se riteniamo fermamente che gli immigrati siano soltanto delle pedine di mercato ”difese”, in nome dell’interesse finanziario, dalle multinazionali che si assicurano lo sfruttamento della manodopera a basso costo. In altri casi invece, chi rimane esente da questo meccanismo, diventa un peso sociale in quanto propenso a delinquere, commettere reati di vario genere, lavorare in nero o gravare economicamente sulle tasche del popolo italiano, giacché sono pochi coloro che si inseriscono nel contesto lavorativo quando le cooperative se ne disfanno, non potendo più trarre vantaggio dalla loro gestione. Chi vuol restare in Italia deve contribuire allo sviluppo socio-economico della Nazione nel rispetto della cultura e dei valori, altrimenti, come già detto, diventa un disagio in più per tutti. La destra italiana già 30 anni fa aveva cercato di porre soluzione a questo fenomeno, proponendo una collaborazione tra le potenze europee affinché fossero rimosse le cause del sottosviluppo dei paesi terzamondisti. Diciamo quindi basta a questa invasione, basta a questa immigrazione scellerata, che risulta essere un serio problema per noi, ma anche per loro. In quanto identitari riteniamo, infatti, che ciascun popolo abbia il diritto ad avere una propria terra d’appartenenza, in cui coltivare la propria cultura e le proprie tradizioni nel pieno rispetto.










































