‘Storie delle nostra storia’, appuntamento con Palmisano a Palazzo Virgilio

BRINDISI – Emanuele Amoruso dialoga con Antonio Luigi Palmisano, autore di Antropologia post globale (Pensa editore, 2017). Precederanno gli indirizzi di saluto di Corrado Nicola De Bernart, Presidente del Rotary Club Brindisi Appia Antica e Anna Cinti, presidente dell’associazione culturale Arte Antica e Contemporanea “Le Colonne”. Coordina e introduce i lavori Giacomo Carito della Società di Storia Patria per la Puglia.

Negli ultimi decenni l’antropologia ha vissuto un exploit mediatico e di pubblico che ha visto la sua diffusione al di fuori degli ambienti accademici e degli istituti di ricerca. All’interesse crescente per gli esiti delle ricerche, e per quanto la riflessione è stata in grado di fornire, non ha corrisposto tuttavia una considerazione della stessa disciplina all’interno dei processi decisionali a livello globale: l’antropologia è stata sentita, ma non ascoltata. Se poi è costantemente aumentato il numero degli antropologi di professione dagli anni ‘40 a oggi, è pur vero che è diminuita la produzione teorica e, soprattutto, proprio negli stessi decenni del suo crescente successo, si è affievolito il dibattito teorico: l’antropologia non ha approfondito il proprio pensiero su se stessa e sulla sua relazione con il mondo. Ultimamente gli antropologi sembrano volere riprendere questa riflessione, ponendosi questioni come “The end of anthropology?” e tentando risposte a proposito della qualificazione attuale dell’antropologia e del suo futuro. Senza cadere in una impasse storicistica di tipo hegeliano, che porterebbe a parlare di «la fine dell’antropologia» e abbandonando ogni determinismo, Palmisano opera un cambiamento di paradigma, rimettendo in causa la concezione generale relativa all’antropologia che anima un “consenso molle”, poco esigente sul piano teorico e decisamente pigro nel suo procedere. L’idea forte dell’autore è quella di porre fin dall’inizio il problema in termini filosofici, poggiando su un’analisi profonda e originale del Da-Sein heideggeriano, nel contesto di una prospettiva antropologica, realizzando un’articolazione molto feconda, per quanto raramente osservata, fra filosofia dell’Essere e pratiche antropologiche.

Antonio Luigi Palmisano, antropologo, ha lavorato come ricercatore e docente presso diverse Università italiane e straniere e svolto pluriennali ricerche sul terreno in Europa, Africa, Asia e America del Sud. In particolare si è occupato di società segmentarie, rapporti interetnici e processi di soluzione dei conflitti, forme della rappresentazione e teoria dell’antropologia. Ha pubblicato numerosi saggi e articoli e svolto consulenze per varie agenzie internazionali. Attualmente insegna presso l’Università del Salento.

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