Stefàno, “Tavolo ministeriale per crisi occupazionale di Brindisi”

dario stefano

BRINDISI – “Un tavolo istituzionale urgente che affronti la situazione dei lavoratori del settore aero-industriale di Brindisi e Grottaglie, in Puglia, al fine di garantire chiarezza sui piani industriali di Finmeccanica e diritti ai lavoratori”. A chiederlo è il senatore Dario Stefàno (misto) in una interrogazione a Padoan, Calenda e Poletti, rispettivamente Ministri dell’Economia e delle Finanze, dello Sviluppo Economico e del lavoro e delle politiche sociali.

“Il piano industriale della nuova Finmeccanica, il cui maggiore azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze – ricorda Stefàno – non è chiaro nella definizione degli obiettivi, soprattutto sotto il profilo occupazionale e dell’organizzazione di risorse umane e degli insediamenti dislocati sul territorio nazionale”.

“Emblematico – prosegue – il caso della Tecnomessapia in provincia di Brindisi, che dal 2012 ha aumentato la sua forza lavoro passando da 80 a 300 dipendenti, per una commessa da svolgere presso Alenia Aermacchi, società controllata da Finmeccanica, nel sito industriale di Grottaglie. Quest’ultima, nel 2015, per un processo di internalizzazione, ha sottratto l’”assemblaggio frame” a Grottaglie per portarlo presso lo stabilimento di Foggia, richiedendo personale di Tecnomessapia da affiancare agli operatori Alenia Foggia, in modo da trasferire il know how specifico. Una volta completato l’affiancamento, però, il personale Tecnomessapia è stato dichiarato in esubero e a partire dal 31 marzo scorso sono stati licenziati 80 montatori e 60 appartenenti ad aziende dell’indotto Alenia di Grottaglie”.

“Decisioni – sottolinea – che sono in contrasto con la mole lavorativa che invece risulta essere in aumento. E la stessa sorte toccherà sul fronte di Agusta, sempre controllata dal gruppo Finmeccanica, che entro il 31 ottobresarà costretta a licenziare 20 persone, in assenza di nuove commesse”.

“Il Governo – conclude Stefàno – deve garantire interventi urgenti e coraggiosi per contrastare la crisi occupazionale in atto in molti territori. Principio che deve valere a maggior ragione se si tratta di un’azienda controllata da un Ministero”.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO