Stabilizzazione LSU, Cgil: “Ci sono le risorse e le deroghe”

Non è più tempo di procrastinare  la stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili che da 25 anni vivono  una condizione di precarietà lavorativa pur garantendo le attività fondamentali degli Enti pubblici. (Amministrazioni Comunali, Amministrazione Provinciale, Autorità Portuale).

Tali lavoratori, in tutti questi anni, hanno vissuto con l’assegno sociale di circa 500,00 euro, senza diritti contrattuali con effetti gravissimi sul sostentamento economico-famigliare e,  ora tutti gli Enti Utilizzatori devono garantire la pari dignità dei lavoratori, superando il dumping contrattuale presente sui posti di lavoro, garantendo l’esigibilità dei Contratti Collettivi di riferimento.

Le lotte sindacali di CGIL – CISL e UIL, sono state tante e costanti in tutti questi anni, determinando  la  contrattualizzazione della maggioranza dei LSU, e per quelli rimasti in tale condizione,  non intendiamo demordere sino al raggiungimento della stabilizzazione di tutti i lavoratori.

Sono circa 80 lavoratori e loro famiglie alla quale occorre ridare immediatamente dignità e speranza lavorativa in considerazione degli incentivi Regionali e in ragione delle ultime misure date al comma 495 dell’art. 1 della Legge del 27/12/2019, n.160, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, ha emesso in data 30/01/2020, una nota contenente le indicazioni operative in merito alle procedure di stabilizzazione.

Stralcio, comma 495:

“… Al fine di semplificare le assunzioni di cui all’articolo 1, comma 446, delle legge 30 dicembre 2018, n.145, le amministrazioni pubbliche utilizzatrici dei lavoratori socialmente utili di cui all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n.81, e all’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 7 agosto 1997, n.280, nonché dei lavoratori già rientranti nell’abrogato articolo 7 del decreto legislativo 1° dicembre 1997, n.468, e dei lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità, anche mediante contratti di lavoro a tempo determinato o contratti di collaborazione coordinata e continuativa nonché mediante altre tipologie contrattuali, possono procedere all’assunzione a tempo indeterminato anche con contratti di lavoro a tempo parziale, anche in deroga, per il solo anno 2020 in qualità di lavoratori sovrannumerati, alla dotazione organica, al piano di fabbisogno del personale ed ai vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa limitatamente alle risorse di cui al comma 497, primo periodo.

Entro il 20 Febbraio 2020 le amministrazione devono trasmettere le istanze come indicato nella circolare del dipartimento della Funzione Pubblica.

Oggi oltre alle risorse ci sono anche le deroghe ai vincoli assunzionali, non si perda anche questa possibilità!  Gli Enti attivino immediatamente la procedura per non far scadere il termine previsto dalla norma.

Marilina Nocco

dirigente sindacale CGIL dipartimento Mercato del Lavoro

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