ospedale perrino

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di una paziente affetta da morbo di Parkinson in lista di attesa per un intervento di DBS. Perché si è bloccata ogni procedura? Gli ammalati chiedono risposte certe e celeri. La lettera è stata inviata al direttore generale dell’Asl Giuseppe Pasqualone, alla Direzione Sanitaria Asl di Brindisi nella persona del Dott. Angelo Greco ed al Tribunale dei Diritti del Malato Brindisi nella persona della Dott.ssa Marcella Mancini.

 




Mi chiamo Antonia De Leonardis, ho 57 anni e sono malata di Parkinson. La malattia, esordita nel 2008 e diagnosticata nel 2013, non è controllabile solo con i farmaci che tra l’altro mi procurano molti effetti collaterali. Da ottobre 2016 uso farmaci cannabinoidi per alleviare un po’ i sintomi, prodotti molto costosi che incidono molto sull’economia familiare. A causa della malattia ho anche perso il mio lavoro. A dicembre 2016 ho saputo che finalmente anche nell’ospedale “Perrino” di Brindisi si possono effettuare interventi di DBS. Mi sono messa in lista d’attesa. Il primo intervento è stato fatto con successo, ma poi inspiegabilmente tutto si è fermato. Siamo in tanti ad aver sognato di poter vivere dignitosamente questo male infido e spesso sottovalutato. Abbiamo creduto  di avere gli stessi diritti terapeutici dei malati del nord, ma purtroppo questo non sta avvenendo: per burocrazia o indifferenza? Tristi ma non sconfitti continueremo a lottare finché non saremo rispettati. Qualora non dovessimo ottenere una risposta saremo pronti ad allertare i media. Cosa si farà adesso di questa attrezzatura? Aiuterete i malati  o resterà lì inutilizzata? Ho fede in Dio e spero di poterne avere anche negli uomini e che questa lettera non cada nell’indifferenza. Usate la coscienza.

Antonia De Leonardis

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