Smembrato Milanello, i cinesi tolgono foto dell’era Berlusconi: un ‘pugno’ alla gloria

MILANO – Più di una sconfitta, fa male soprattutto essere messi alla porta col fagotto in mano, dopo 31 anni di successi e dopo aver portato il Milan a fregiarsi del titolo di ‘squadra più titolata al mondo’.

E’ questo il trattamento che viene riservato ai due capostipiti della gloriosa storia rossonera, Silvio Berlusconi ed Adriano Galliani.

Come noto, da poco più di due settimane, il club meneghino ha una nuova proprietà: il cinese Yonghong Li (del quale si conosce ben poco, ndr).

Arrivato tra lo scetticismo di tifosi, addetti ai lavori e giornalisti, Mr Li ha già fatto storcere il naso a tutto il mondo calcistico nazionale, compiendo un gesto decisamente poco rispettoso nei confronti di chi, in passato, ha scritto la storia del Milan.

Infatti, la neo presidenza di Casa Milan ha deciso di togliere dalle pareti di Milanello (centro di allenamento della squadra) le foto degli innumerevoli successi che ritraggono Berlusconi ed il suo entourage (l’ultimo, la Supercoppa Italiana 2016). Inoltre, ha privato l’ex ad Galliani della sua storica poltrona, dalla quale sono nate brillanti trattative. “E’ passato”, pare abbia detto Li.

Già. Ma, forse, in Cina non sanno che il futuro si costruisce dal passato e, nel caso del Milan, che passato!

Insomma, spogliare della storia un simile tempio laico sembra essere un gesto deplorevole. Mr Li, magari, avrà voluto dare un segnale forte ai tifosi, ma così facendo altro non ha fatto che indispettirli, già con i nervi a fior di pelle per le ultime deludenti stagioni e con questa in corso decisamente complicata in ottica Europa.

Neppure i più ottimisti potranno mai sperare che quelle foto tolte saranno sostituite da altrettante ‘vincenti’.

Forse, è questa la più brutta sconfitta per il Diavolo, tramutato in agnellino.

Tommaso Lamarina
Redazione

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