“Sindaco Carluccio, la città sta sprofondando. Venga in Consiglio e si dimetta”

BRINDISI –  E’ stato Nando Marino ad aprire la conferenza stampa dei partiti di opposizione al Comune di Brindisi, convocata all’indomani del consiglio comunale che avrebbe dovuto approvare la manovra di bilancio di dieci milioni di euro, ma che è saltata per l’assenza di due esponenti della maggioranza stessa: Umberto Ribezzi (Coerenti per Brindisi), in rotta con i suoi e, in particolare, con Luciano Loiacono per la gestione degli eventi natalizi ed il centrista Luca Ribezzo.

“Sono passati quasi sei mesi dall’inizio della legislatura – ha detto Marino – e dobbiamo già registrarne la crisi. E’ una situazione a dir poco imbarazzante. Ieri, in Consiglio, avremmo voluto discutere della questione degli Lsu per trovare insieme delle soluzioni (i lavoratori socialmente utili del Comune erano oggi presenti oggi alla conferenza, ndr), ma la maggioranza non aveva i numeri. Per questo chiediamo la convocazione di un consiglio comunale urgente per discutere gli ordini del giorno rimasti sospesi e, soprattutto, per definire la questione degli Lsu, rimasta pendente da ieri. E poi vorrei dire al sindaco di smetterla di girare questa soap opera della distruzione della città, di cui lei stessa è l’attrice protagonista. Bisognerebbe avere la forza ed il coraggio di ammettere che questa non è una maggioranza,  perché non ha i numeri, non ha i progetti, non ha una visione. Abbia un sussulto di dignità, sindaco, e si dimetta. Non si risolvono i problemi di questa città facendo video in cui si danno calcetti alla spazzatura con la musichetta di sottofondo”.

Ha fatto seguito l’intervento di Rossi (Brindisi Bene Comune – Sinistra per Brindisi): “E’ arrivato il momento di fare un bilancio di questi primi 6 mesi di legislatura. Mesi in cui questa Amministrazione non ha prodotto nulla. Noi siamo andati in Consiglio comunale 5, 6 volte al massimo ed un paio di volte l’assise si è chiusa per mancanza del numero. Ad oggi gli unici argomenti che questa Amministrazione ha portato in Consiglio sono stati la variazione di bilancio per lo staff, la richiesta di moratoria per il porto, la richiesta di adesione al Gal Alto Salento (un atto dovuto, ndr) e poi, nel Consiglio di ieri, la variazione per gli equilibri di bilancio che, per legge, devono essere approvati entro il 30 novembre. Dopodichè abbiamo il nulla. Sulle problematiche relative agli Lsu, alla Multiservizi ed ai rifiuti si brancola nel buio più totale. Si continua solo a litigare sulla spartizione di interessi e di poltrone. Adesso il sindaco Carluccio deve solo convocare il Consiglio comunale ed aprire la crisi. Ci dica, alla luce del sole, lo stato della sua maggioranza; altrimenti si dimetta e dia nuovamente la parola ai brindisini”. Rossi ha poi parlato anche della Brindisi Multiservizi, di cui vi diamo conto in altro articolo a parte (https://www.newspam.it/video-bms-rossi-lamministrazione-aspetta-che-siano-altri-a-chiuderla-per-non-assumersene-la-responsabilita) .

E’ stata, poi, la volta di Stefano Alparone (M5S): “Quello che è successo ieri è soltanto uno dei ‘sintomi’ sotto gli occhi di tutti: un’Amministrazione assolutamente incapace di portare aventi qualsiasi tipo di programma. Questa maggioranza non solo non ha i numeri (quelli poi si trovano), ma non ha le capacità. Quando si amministra un città si dovrebbe avere una visione, ma questa visione non esiste. Gli assessorati dovrebbero avere una linea guida comune, ma questo non avviene, perché ognuno va per conto proprio, anzi è fermo al palo. Mi chiedo: quali sono gli atti prodotti, sino ad oggi, dai singoli assessori? Zero. Oggi si sta palesando tutta la fragilità di un modo becero di fare politica e, cioè, quello di presentarsi agli elettori con una accozzaglia di liste nata solo per un unico scopo: raccattare voti. Il fine non è governare la città, ma prendere il potere. E questo lo si vede tutti i giorni nelle Commissioni consultive che stanno diventando una perdita di tempo per gli stessi consiglieri, perché non esistono le proposte da parte di questa Amministrazione. E gli stessi dirigenti comunali non sanno cosa fare perché manca una guida politica. Il capo politico di questa coalizione sgangherata è un sindaco che, oltre a fare video e tagliare nastri, non ha né le capacità, né le competenze nè il carisma per farlo. Tra l’altro, è ricattata da 16, 17 consiglieri, di cui anche la città è ostaggio. Dovrebbe prendere il coraggio a due mani e dimettersi”.

Subito dopo è intervenuto Antonio Manfreda di Impegno Sociale che ha sostanzialmente ribadito i concetti dei colleghi di opposizione, rimarcando come il gruppo politico cui fa riferimento  “non a caso, in tempi non sospetti, ha preso subito le distanze dalla maggioranza. Avevamo registrato ben presto di alcune anomalie e per questo devo dire che la nostra decisione di passare all’opposizione è stata lungimirante. In particolare, abbiamo contestato il repentino cambio di dirigenti che ha causato un black out nell’azione amministrativa, così come avevamo espresso il nostro dissenso rispetto alla costituzione dello staff: gli accordi erano altri e, cioè, che bisognava creare uno staff politico-amministrativo a costo zero”.

Antonio Pisanelli, infine, ha evidenziato come “nonostante, talvolta, all’interno della stessa opposizione non ci si ritrovi d’accordo, in questo caso mi fa piacere riscontrare unità d’intenti”. A detta di Pisanelli, tuttavia, “in questo momento l’Amministrazione Carluccio non andrà a casa, perché in molti sono attaccati alla poltrona perché in attesa di collocazione politica. Forse se ne parlerà dopo il referendum”.

Alla conferenza erano presenti anche Antonio Elefante del Pd, Teodoro Pierri di Area Popolare, Rino Scarano di ‘Marino Sindaco’.

Redazione

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