BRINDISI – Appuntamento, giovedì 19 ottobre alle ore 18, con Simona Maggiorelli nell’auditorium della Biblioteca provinciale di Brindisi, in viale Commenda, dove presenterà il suo recente volume Attacco all’arte. La bellezza negata, edito da L’asino d’oro di Roma (2017).

L’iniziativa è organizzata dal Laboratorio TASC del Dipartimento di Beni Culturali, dalla società Cracc e dal Map dell’Università del Salento, dagli Amici dei Musei di Brindisi, in collaborazione con la Libreria Indipendenza.

I temiaffrontati da Simona Maggiorelli giornalista, responsabile della cultura e ora direttore del settimanale “Left”, ripercorrono le esperienze di attenta indagine giornalistica sul mondo del patrimonio dei Beni culturali e sul sistema dell’arte nel contemporaneo, con lo scopo di sollecitare una maggiore attenzione alla salvaguardia e messa in valore del patrimonio storico artistico italiano alla luce di una sempre maggiore egemonia della cultura della finanza.

Quella che propone la saggista è un’attenta lettura che si pone in difesa del linguaggio delle immagini spesso negato o considerato inferiore al linguaggio scritto e parlato e così via.

Il tema è innervato sugli spunti di ricerca dello psichiatra Massimo Fagioli, una ricerca sulle immagini, a partire dal paleolitico superiore, con l’ipotesi che siano state le donne per prime a dipingere nelle caverne, aspetti oramai avvalorati da indagini degli studiosi.

Con una spiccata riflessione critica Simona Maggiorelli s’interroga sull’arte dal passato ai giorni nostri, passando per la tradizione della tutela dei Beni Culturali, le problematiche museali e il business dell’arte contemporanea. Rilevante è la considerazione sulla presenza della tutela del patrimonio storico artistico nella Costituzione, che paradossalmente è stata abbandonata nelle politiche culturali nazionali degli ultimi decenni.

Ciò ha comportato una colpevole disattenzione nella gestione dei Beni Culturali, un’incapacità di tutela che tende a togliere valore all’incalcolabile cultura che appartiene all’Italia e avvilisce chi prova a lavorare per poter riportare il patrimonio nella giusta conoscenza da trasmettere alle future generazioni. Diminuzione di valore che attacca l’arte in quanto è inadeguata a distinguere la bellezza, continuamente negata.

Le tesi sostenute da Simona Maggiorelli sulla storia dell’arte e patrimonio culturale, ha osservato Tomaso Montanari, assumono i caratteri di una«risposta eloquente a chi continua a pensare che l’arte serva a evadere la realtà, a non pensare, a evitare il conflitto», insistendo sull’esigenza di riflettere quanto «il nemico mortale dell’arte di oggi e del patrimonio culturale è la dittatura materiale e intellettuale del mercato».

Su questo discorso articolato nei diversi periodi storici, Simona Maggiorelli avanza le sue opinioni fermamente, indirizzando input, per spunti, riflessioni e qualche stimolo che è sperabile vengano accoltida chi gestisce la salvaguardia e la messa in valore dei beni culturali nel territorio.

Simona Maggiorelli è una giornalista professionista. Ha lavorato nei quotidiani “Liberazione”, “Il Giornale”, “La Nazione” ed “Europa”, come critico d’arte e cronista culturale.

Dal 2002 nella redazione di “Avvenimenti” e dal 2006 a “Left”, occupandosi di cultura e scienza. Ha diretto la rivista “Teatro da Quattro Soldi” e ha collaborato con “La Rinascita della sinistra”, “Hystrio”, “East”, “Babylon Post” e altre testate.

Tra i suoi libri: ‹Tragicamente›, sul teatro di Alfonso Santagata (2002) e con N. Garrone, F. Tei e altri, ‹Il teatro comico toscano› (2001). Ha collaborato a ‹La danza del drago giallo› (2003) e ad ‹Arte senza memoria› (2007) di D. Fargnoli. Ha firmato l’introduzione di ‹Party, a song for Leo› (2003) di A. Raveggi e per L’Asino d’oro la postfazione di ‹Figli rubati› (2015) di F. Tulli.

1 COMMENTO

  1. Buongiorno gentile Simona Maggiorelli, mi chiamo Moussa Lo (Mosè) sono il presidente dell’associazione interculturale Afrodanzalo di Reggio Emilia. Vorrei avere gentilmente un appuntamento o un suo contatto per poterla accennare il motivo dell’ncontro. In attesa della sua gentile riscontro le porgo miei cordiali saluti
    Moussa Lo

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