BRINDISI – «È incredibile che il Comune di Brindisi non sia in grado di reperire 30mila euro per accendere le telecamere di sorveglianza già installate, comprese quelle del rione Sant’Elia e del centro malgrado le proteste dei commercianti, e che in tutti questi mesi nessuno degli assessori abbia ricevuto dalla sindaca una delega specifica alla sicurezza del cittadino, che era tra i punti fermi della campagna e del programma elettorali».
Lo dichiara l’onorevole Nicola Ciracì (CoR) il quale, inoltre, da una parte plaude al prefetto, che oggi ha presieduto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per aver decretato lo sgombero del Ferrohotel entro 15 giorni, mentre dall’altra ricorda come l’immobile vada messo in sicurezza per sempre e non solo, quindi, fino al prossimo provvedimento contingibile e urgente.
«Sono soddisfatto per lo sgombero del dormitorio – commenta Ciracì – e per quello prossimo del Ferrohotel, obiettivi posti a monte del mio tour per la sicurezza del cittadino e l’efficienza delle forze dell’ordine, ma le misure devono essere durature. In ogni caso, si tratta di vittorie per Brindisi e non solo per il sottoscritto – aggiunge – vittorie che dedico ai brindisini più meritevoli, ma ora non bisogna assolutamente né sentirsi soddisfatti né fermarsi».
E, infatti, alla luce dei nuovi avvenimenti, il tour del deputato  ricomincerà già dalla prossima settimana con il punto della nuova situazione con Sua Eccellenza il Prefetto e il Signor Questore di Brindisi.

Ritornando alla videosorveglianza nel capoluogo, Ciracì rincara la dose: « È scandaloso che nella sola Brindisi telecamere costate centinaia di migliaia di euro, e già collaudate, rimangano spente e spenti rimangano anche i monitor delle sale controllo della polizia locale e della Questura.

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