Sentenza Barretta, assolti i due imprenditori: “Il fatto non costituisce reato”

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BRINDISI – Secondo il Tribunale di Brindisi, il fatto imputato a Giovanni e Domenico Barretta, rappresentanti legali della omonima impresa, non costituisce reato penale. Il P.M. aveva chiesto per i due imprenditori una pena pari a 2 anni di reclusione per aver omesso di dichiarare nel 2010 maggiori componenti positivi di reddito per circa 1,5 mln di euro e per aver omesso di dichiarare l’IVA per circa 100.000 euro. Il giudice monocratico, però, non ha riconosciuto il dolo nell’azione dei due fratelli: pertanto non possono essere integrati i reati di dichiarazione infedele o omessa dichiarazione di IVA. Semmai, sostiene il giudice, ci sarebbero gli estremi per una potenziale irregolarità di natura strettamente fiscale, in quanto la vicenda verte su una mera questione interpretativa delle norme tributarie, la quale dà origine alle esimenti, ovvero scusanti che fanno venire meno la colpevolezza.

Andrea Pezzuto
Redazione

4 COMMENTI

  1. Ancora usate il termine …”reato penale” …e’ pleonastico…il termine reato e’ inclusivo della infrazione del codice penale. Per gli illeciti civili ed amministrativi non di usa il termine… “reato”

  2. Arturo ….. se becchi un consulente umanamente t sbaglia nn credo che un imprenditori chi esso sia ….. studia nel farsi una causa è perdere tutto …..