Scuole e Covid, Amati: “Da domani, massimo martedì, si riapra in presenza. No all’ignoranza di gregge”

“Il presidente Emiliano modifichi la sua ordinanza e da domani, massimo martedì, si riaprano le scuole in presenza, con le modalità e regole previste dal dpcm 14 gennaio. La decisione del Governo nazionale, supportata dal comitato tecnico scientifico, non può essere disattesa con decisioni autonome delle Regioni”.

Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Programmazione e Bilancio, Fabiano Amati.

“In tempi d’emergenza – spiega – spetta solo allo Stato la decisione e la responsabilità sulle attività consentite o sospese. Se, dunque, il Governo nazionale ha deciso per l’apertura delle scuole, sentito il comitato tecnico scientifico, alle istituzioni territoriali spettano solo le attività di leale collaborazione per rendere possibili tutte le misure di maggiore sicurezza per evitare i contagi.

“Mi stupisce che da mesi – sottolinea Amati – si discuta attorno ai fondamentali dell’organizzazione statuale, sottraendo tempo alle attività che invece sono più proprie: tamponi, ospedali, residenze socio-assistenziali, vaccini e trasporti. La prova scientifica dice che la scuola non è motore di contagio e che la sua chiusura – se usate tutte le misure di sicurezza prescritte (banchi, mascherine, screening, tracciamento, isolamento) – può coincidere solo con la chiusura generale del Paese. A ciò si aggiunga che la scuola è una delle attività più importanti di una nazione e che non si può – fuori da casi eccezionalissimi – protrarre troppo a lungo l’attività in forme didatticamente improprie, così da evitare – conclude – che nella ricerca dell’immunità di gregge non si finisca per condannare una generazione di studenti all’ignoranza di gregge”.

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2 COMMENTI

  1. Io credo che la scuola dovrebbe riprendere in presenza specialmente per i ragazzi che stanno facendo il quinto anno. E dovranno affrontare gli esami a giugno. Aggiungo che per me dovrebbero essere vaccinati i ragazzi delle superiori anche prima degli ultrà ottantenni. Ma non perche io non ci tenga agli anziani. Ma perché agli anziani si può chiedere di avere qualche mese di pazienza in più e di stare in casa per mettersi al riparo dai contagi. Mentre i ragazzi devono riprendere a studiare ne va del loro futuro e della loro istruzione . Inoltre gli ultrà ottantenni hanno la pensione quindi non vanno neanche a lavoro. Semplicemente il mio pensiero

  2. Io condivido in pieno ciò che lei ha dichiarato, solo che il suo presidente ha assunto una personalità autoritaria, che sarà difficile farle capire che bisogna restare su posizioni scentifico -governative che proprie.io lo vedo più come dittatore che governatore

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