“Oggi ho presentato al nuovo Ministro dell’Istruzione, Bussetti, un’interrogazione urgente sulla delicata questione dei ricorrenti al concorso per il ruolo di Dirigente scolastico del 2011 rispetto a una questione al vaglio della Consulta.   La Legge 107/2015, art.1, cc. 87/88/89/90, ha sanato le posizioni dei ricorrenti dei concorsi DS 2004/06 sia di coloro che avevano superato la prova preselettiva sia di chi, pur non avendola superata, avesse un contenzioso pendente alla data di promulgazione della L. 107/2015, la cosiddetta “Buona Scuola”, istituendo, ai sensi del D.M. 499/2015, corsi intensivi di 80 ore finalizzati all’inserimento dei suddetti ricorrenti al ruolo di Dirigente Scolastico. Nel c. 88 vengono coinvolti anche i Ricorrenti 2011 ma solo per “coloro già vincitori di concorso ovvero utilmente collocati nelle graduatorie ovvero che abbiano superato positivamente tutte le fasi di procedure concorsuali successivamente annullate in sede giurisdizionale relative al concorso DS 2011, indetto con decreto direttoriale del MIUR il 23.07.2011 e pubblicato in G.U. 4° serie speciale n° 56 del 15 Luglio 2011” . E’ giusto il caso di ricordare che la prova preselettiva non rappresenta di per sé una prova valutata ai fini del punteggio concorsuale, cioè non è valutata ai fini del superamento delle prove concorsuali, ma è solo una selezione per permettere una scrematura iniziale dei concorrenti. E’ proprio questo il punto di disparità di trattamento che i Ricorrenti 2011 lamentano: non si comprende perché la L. 107/2015 abbia consentito ai ricorrenti 2004/2006 che avessero un contenzioso pendente alla data di emanazione della L. 107/2015, anche senza aver superato la prova preselettiva, di accedere direttamente ai corsi intensivi, insieme agli altri ricorrenti, e non lo abbia consentito ugualmente ai ricorrenti DS 2011 nelle medesime condizioni”. Così in una nota Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia.

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