BRINDISI – Complici le alte temperature di giorno (18°-21° circa), nelle tarde ore della serata Brindisi viene avvolta da banchi di nebbia, con visibilità nettamente al di sotto dei 15-20 metri (ovviamente, nelle zone periferiche della città e sulle strade limitrofe).

Così, anche sul lungomare, ieri sera, è calata la nebbia e lo scenario che si è palesato è alquanto inquietante (erano circa le 22:30 di un sabato sera di fine marzo…!). Quei pochi brindisini ancora ‘cocciuti’ nel voler frequentare la via costeggiante il porto interno (illusi!) si sono ritrovati a fare un tuffo nel passato ed essere attori protagonisti dello storico film Silent Hill (tratto dall’altrettanto storico e celeberrimo videogioco per consolle), in cui la città inesistente (Silent Hill, appunto) è immersa nella nebbia più totale, con strade deserte ed angoscianti.

silent hill - scena film
Scena del film Silent Hill

Lungomare=Silent Hill. E non c’è da ridere, tutt’altro.

Davvero gli altri lungomare (Bari, Genova, Napoli, ecc. ecc.) sono così ‘ingiusti’ con i propri fruitori? Non crediamo. Eppure, la bellezza c’è. E’ indubbia ed indiscussa. Proprio questa bellezza dovrebbe essere la panacea di tutti i mali e sfruttata nel migliore dei modi.

Sebbene i cittadini si siano ormai rassegnati per la scarsa, fioca, se non addirittura inesistente illuminazione su tutto viale Regina Margherita è, comunque, decisamente controproducente per una città come Brindisi avere una simile zona…‘morta’. Il lungomare viene trattato spesso come una zavorra di cui liberarci d’inverno e sfruttarlo di tanto in tanto durante la bella stagione, in virtù di qualche manifestazione sportiva e non. La zona ‘puttana’ della città.

Sul mortorio del luogo, a dire il vero, pecca anche il brindisino ‘esterofilo’. La foto che vedete, come poc’anzi detto, è stata scatta attorno alle 22:30 di ieri, sabato sera. Un sabato sera del 25 di marzo dovrebbe avere tutt’altro scenario: gente che passeggia, ride e scherza, gioventù, movida, musica, locali. Ed invece … il brindisino rimpingua le casse leccesi o di altre città.

La zona può contare sull’appoggio di qualche locale ed un paio di ristoranti, ma se non c’è fruibilità, dove pensano di andare? Purtroppo, così come succede in altri settori, il brindisino è abitudinario. Pertanto, ha le sue ‘tappe’ fisse anche il fine settimana. Dunque, abbandona il lungomare.

Vero anche che se venissero aperti altri locali o se il Comune si ‘ingegnasse’ (pur facendo fronte alle proprie risicate tasche) nel rendere coinvolgente il lungomare, molto probabilmente, staremmo a fare ben altri discorsi.

Sì, i soldi sono pochi, ma è anche la mentalità ‘smart’, quella vincente, ad essere deficitaria a Brindisi. Quella che dovrebbe dare quel plus atto ad un cambio vertiginoso di rotta.

Tanto varrebbe apporre un cartello all’entrata di viale Regina Margherita con la scritta “vendesi lungomare nuovo, mai usato”.

Intanto, questa è la triste realtà con cui i quasi 3000 turisti, dal 10 di aprile al 30 di ottobre, dovranno fare i conti, una volta approdati nel porto interno della città.

Se siamo noi i primi a scappare, figuriamoci se non lo fa il crocierista…

Tommaso Lamarina
Redazione

1 COMMENTO

  1. Verissimo! Non si è mai dato l’ appeal che facesse la differenza. Un bell’ abito con pessime scarpe! Già la sostituzione dei led con altri più potenti e l’ accensione dei faretti della banchina avrebbero vivacizzato quelle zone d’ombra che scoraggiano una Promenade, già a prima vista sciatta. Ma quello che più scoraggia e’ il mancato coinvolgimento dell’ amministrazione in un progetto di lungomare attrattivo…

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