FASANO – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fasano, a seguito del deferimento in stato di libertà per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, travisamento del volto in occasione di manifestazioni sportive, possesso e lancio di materiale pericoloso durante le manifestazioni sportive, di 18 persone, di cui 4 minori, ultras delle tifoserie del Fasano e del Bitonto, ritenute responsabili degli scontri avvenuti il 29 ottobre 2017, al termine della partita di calcio “US Fasano – Bitonto” valevole per il campionato d’eccellenza pugliese, hanno notificato nella mattinata odierna i provvedimenti di D.A.SPO. a 6 persone residenti in Fasano. L’odierno provvedimento notificato ai 6 fasanesi contempla per tre il divieto di assistere alle manifestazioni sportive per 18 mesi e per gli altri tre per 3 anni. Gli altri 12 provvedimenti sono stati contestualmente notificati in Bitonto alle persone residenti in quel centro. Per nove il provvedimento avrà una durata di 12 mesi, per due di 18 mesi e per uno di 5 anni. I provvedimenti scaturiscono dall’attività di identificazione a seguito dell’analisi dei filmati ripresi dal personale dell’Arma.

Si rammenta che all’epoca dei fatti, al termine dell’incontro, i tifosi bitontini, dopo aver danneggiato le gradinate delle tribune del settore a loro dedicato, avevano opposto forte resistenza ai militari impegnati nel servizio di Ordine Pubblico che li stavano scortando verso il pullman. Nella circostanza, alcuni bitontini lanciarono numerosi sassi in direzione delle auto in sosta nonché delle abitazioni vicine, stimolando, a gran voce, i tifosi locali allo scontro. L’invito venne raccolto dagli ultras fasanesi, che, dopo aver sfondato le porte dello stadio che erano rimaste chiuse per permettere il deflusso dei tifosi ospiti in sicurezza, si lanciarono contro gli avversari, provocando una fitta sassaiola che determinò la rottura del lunotto posteriore del pullman dei bitontini ed il ferimento di un Carabiniere.

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