Sabato 11 settembre la presentazione del libro “calìmi” di Pierpaolo Petrosillo (scalinata ex Collegio Tommaseo)

Dopo aver pubblicato “nu giurn’a ferragostu” (racconto in dialetto brindisino), “agnello di dio” (un libro inchiesta sulla situazione ambientale della mia terra, “scusutu” (raccolta di poesie in lingua e dialetto, e “Le Gran Fler” (un romanzo ambientato nella mia città), ritengo sia il momento di “calìmi”, un’altra raccolta di centouno poesie in lingua e dialetto.
Il mio nome è Pierpaolo Petrosillo, sono nato e vivo nella mia Brindisi: “un capolavoro della natura”.
Nel libro sono stati anche inseriti: “Luigi ed io”, immaginario colloquio ricavato mescolando frasi scambiate con un amico; “brevi cronache di città”, un capitolo in cui ho messo insieme alcuni scritti dedicati a persone più o meno conosciute che non potrò rivedere; “a proposito di noi”, una sequenza di massime e aforismi.
Calìmi, parola dialettale poco conosciuta e ormai inutilizzata, ha diversi significati: “energia, benessere, tipologia caratteriale, abitudine propria”, ma anche “non prendere pace, non avere un attimo di respiro”, oppure “forma, modello, vigore”.
Ma l’accezione che mi ha colpito di più rinviene dal racconto di un anziano, figlio di pescatore. Egli, da ragazzo, quando il padre lo svegliava all’ultima ora della notte per andare a pesca, gli rispondeva “lassimi stari papà, ca sta’ pigghiu calìmi”, rappresentando lo stato di benessere psico-fisico riconosciuto sotto le coperte durante il dormiveglia.
Ecco, per me calìmi è quello stato di benessere generale che alcuni di noi raggiungono a un certo punto della propria esistenza, sperando poi di essere lasciati in pace il più possibile.
Il libro, autoprodotto, è dedicato a chi vorrà cercare dentro di .
In allegato i file della copertina e dell’invito.
scrivere è materializzare una luce
il rimbalzo di un colpo di fulmine
che ti elettrizza e illumina una volta espulso
un solletico che provoca la fantasia
e rivela segreti della creazione
copertina
disegno del pittore Daniele Miglietta
(inchiostro su carta pergamena – cm 30×40)
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