Rubrica “Buon weekend” – Voglia di Natale, cura d’ogni male – di Gabriele D’Amelj Melodia

L’avvertite anche voi? La sentite nell’aria, per strada, nei bar, negli uffici e nelle case, questa grande voglia di feste natalizie? È una voglia a forma di panettone (per i brindisini più sfegatati a voglia di ncartiddate) che hanno tutti, grandi e piccini, e anche la mejo gioventù da pub. Quella macchia che vedete sul collo o su un braccio dei nostri bamboccioni non è un tatuaggio ma una semplice voglia di panettò.
Quest’anno specialmente, dopo l’incubo del biennio covid a cui ora si aggiunge di sobbra a chiui la preoccupazione per i noti problemi economici, energetici e ambientali,  il desiderio di vivere festività felici e prolungate è ancora più forte del solito. Quel chiaro oggetto di desiderio che è la voglia matta di regredire all’età dell’infanzia per godere spensieratamente di coccole e zucchero filato ha scatenato una sorta di sindrome del guardastelle: tutti vorremmo passare un mesotto sdraiati davanti alla magica grotta riscaldata a fiato (geniale trovata anti spese) a esercitare l’arte del fancazzismo spirituale, masticando speranze e mustazzueli della nonna.

La voglia di Natale, cura ogni male. Il mio vicino, già dal 15 novembre, ha esposto addobbi fuori la  porta e sistemato un paio di serie luccicanti al balcone. Meglio essere “previggenti”, come si dice a Bbrindisi. Si vocifera di alcune famiglie che hanno fatto la stessa cosa già a partire dal 2 novembre, così, per  portare una ventata d’allegria nel giorno del ricordo dei loro cari. Lo dico sotto voce: a me sembra un’esagerazione, un vero e proprio caso di Iubilatio praecox! Ogni cosa a suo tempo, che diamine! Vi prego, lettori, non siate incontinenti, trattenetevi almeno per un’altra settimana, e poi sì date sfogo alle vostre voglie represse. Anche l’attesa ha il suo fascino, quando arriverà il momento goderete a pieno quell’atmosfera particolare di dolce euforia che riempie i cuori e svuota le tasche. Tutto questo fino al 6 gennaio 2023. Una vera pacchia per noi e per i trigliceridi. E dopo? Beh, poi si vedrà, dopo tutto domani è un altro giorno…P.S. Non badate a quello che ho scritto, scherzavo, se oggi non avete un cacchio da fare, mettete pure sù l’albero di Natale…
                                                                  Gabriele D’Amelj Melodia

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