Rossi infuriato: “La gestione del Castello Alfonsino è insufficiente e non rispettosa della Città di Brindisi”

“Siamo tutti contenti che, finalmente dopo anni, siano terminati i lavori di recupero di parte del Castello Alfonsino, ma non possiamo non denunciare un’approssimazione ed insufficienza nella sua gestione e valorizzazione da parte della Sovrintendenza.

Provo sinteticamente a spiegarne il perché.

Da quasi 2 anni chiediamo alla sovrintendenza di costruire insieme un progetto di valorizzazione puntando ad una piena fruibilità e forte attrattività del Castello.  Abbiamo coinvolto nel possibile ragionamento la Regione con il Polo Biblio Museale e l’Unisalento su temi come l’archeologia subacquea ed altri.

Ma mai è stato possibile incontrare su possibili progetti la Sovrintendenza che sempre rinviava possibili ragionamenti.

Arriviamo ad ottobre 2020 quando grazie al MIBACT otteniamo un incontro con la Sovrintendente Maria Piccarreta. In quell’occasione si prendono impegni importanti per costruire Comune di Brindisi e Sovrintendenza, ai sensi del codice dei beni culturali, un piano di valorizzazione per la gestione del Castello Alfonsino.Impegni tutti disattesi.Da allora nessun contatto vi è più stato.

Cosa avremmo voluto realizzare?Grazie a Regione e Unisalento un programma culturale e museale di grande importanza partendo dal museo e centro per l’archeologia subacquea, ma poi arricchito con altri soggetti a possibili proposte.

Inoltre con la Bms avremmo fornito i servizi di custodia,  pulizia e cura del verde (indecenti sono le condizioni in cui è stato inaugurato il Castello), inoltre con la Fondazione Teatro Verdi avremmo potuto gestire servizi culturali e programmi di eventi  importanti.

Poi un bookshop,  servizio ristoro, una biglietteria aperta sul posto per accogliere non 20 turisti l’ora, prettamente locali come oggi.

Ed una campagna di comunicazione e marketing per far arrivare da ogni luogo i visitatori, non certo un numero di cellulare per prenotare la visita di massimo 20 persone.

In sintesi una piena valorizzazione del Castello in grado di far arrivare a Brindisi centinaia di migliaia di visitatori con grandissime ricadute sull’economia della città.

Tutto questo si sarebbe potuto costruire in questo anno che ha preceduto una indecente inaugurazione e una gestione da bene di quartiere.

Ho detto alla nuova Sovrintendente Barbara Davidde che da questo momento si cambia pagina ed il tempo in cui la Sovrintendenza può pensare di fare ciò che vuole a Brindisi è terminato.

Già domani chiamerò il Ministro Dario Franceschini per invitarlo a Brindisi ed anticipargli una lettera durissima che invieremo al Ministero su quanto accaduto.

Rassicuro tutti i brindisini che amano la città che presto il Castello Alfonsino diventerà un attrattore in grado di dare lustro alla Città e volano per lo sviluppo turistico che Brindisi merita”, lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

 

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7 COMMENTI

  1. Giusto alzare la voce e mandare la lettera a Franceschini, corretto e utile sarebbe anche far sapere ai cittadini di Brindisi il contenuto della lettera.

  2. Caro signor Sindaco, giusto per rammentarle che delle belle parole non ce ne facciamo niente e grazie alla negligenza del Comune e Provincia anche quest’anno se noi brindisini vorremo passare una giornata al mare ci recheremo in provincia di Lecce o di Taranto perché con tutta la buona volontà con 13 chilometri di costa non sapremmo neanche come e dove parcheggiare solo per guardare il mare oltrepassando le sterpaglie e la sporcizia senza prendere una multa.
    Ogni anno speriamo che l’anno prossimo sia migliore ma non cambia mai niente.

  3. Condivido il pensiero di Nicola.
    Sembrerebbe non c’entrare nulla la questione del Castello con il problema della costa brindisina ma, credo, che Nicola volesse fare solo un esempio dei tanti problemi irrisolti e opere incompiute di questa città per i quali la decisione spetti solo al Comune e non ad altri enti e, nonostante ciò, rimangono irrisolti o incompiuti.
    Vogliamo parlare del Piano della Costa? Sono diversi anni che si attende una pianificazione per far rivivere la nostra costa, in questo come in altri casi, la Sovraintendenza non c’entra nulla eppure Lei, Sindaco, non se ne occupato.
    Nel frattempo che il Ministro Franceschini risponda alla Sua lettera, si attivi celermente per risolvere i problemi che dipendono dalla Sua amministrazione comunale.

  4. Ogni volta che ci sono laureati a gestire un bene culturale si smobilitano guerre e ripicche, siamo abituati a Brindisi ad avere personale che non sa parlare Italiano, figuriamoci lingue straniere, le guide devono essere laureate, conoscere Inglese e saper parlare in Italiano, altri posti come guardiania, pulizie, abbiamo anche chi prende il reddito di cittadinanza.

  5. La inconcludente e fuorviante ira manifestata da questo Sindaco sulla gestione del Castello Alfonsino è di già sufficiente a confermare la opaca testimonianza del personale politico-amministrativo che rappresenta la città. Destano, invero, fondati timori le rassicurazioni fornite da parte di questo Sindaco, non nativo di questa città, ai brindisini che amano questa terra che presto il Castello Alfonsino diventerà polo di attrazione con conseguente sviluppo turistico. Potrebbe pensare per il restante tempo della sua legislatura, per esempio, ad avviare il piano della costa, alla risistemazione di una efficiente pianta organica comunale sostituendo quella recente decisa sua sponte e senza consulto alcuno degli organi preposti o ad una seria individuazione delle problematiche post covid giusto per citare fatti che appaiono essere di minore importanza. Naturalmente, non è pensabile, sia pure con l’innesto nell’organo assessorile del nuovo incaricato al settore delle finanze e bilancio, prof. Francesco Saponaro, l’interessamento del Sindaco e di questa Maggioranza ai grossi problemi fra i quali lo stato di default patrimoniale dell’Ente, la verifica dei residui attivi e passivi, la mancata adozione dei documenti di bilancio di previsione degli esercizi 2021/2023 e rendiconto anno 2020, i mancati adempimenti contabili afferenti le società partecipate, lo stato di verifica dei debiti fuori bilancio.
    Brindisi, 31/05/2021 Franco Leoci

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