È da qualche anno che Il Lecce Film Fest, diretto da Nicola Neto, ospita rassegne dedicate alle band e agli artisti più grandi di tutti i tempi, riscuotendo un discreto successo.
Come i cineforum, le rassegne di musica sono eventi che, oltre a rendere omaggio alla carriera e mantenere viva l’eredità concedutaci dai musicisti che più amiamo, sono anche un mezzo per diffondere i lavori di grandi artisti alle nuove generazioni, dando vita allo stesso tempo comunità e connessioni tra fan e amanti della musica. Esperienze e ricordi di generazioni passate si uniscono a passione e curiosità di quelle attuali, venendo così a creare una connessione potente e un momento di aggregazione genuino.
Il Convitto Palmieri di Lecce ospita questa volta la rassegna dedicata a una tra le band più influenti del rock alternativo, Nick Cave & The Bad Seeds, conosciuti ed apprezzati per il loro sound e stile cupo, intenso e allo stesso tempo poetico.
L’ascolto di questa band è una sorta di viaggio spirituale e mentale sulla vita, la morte, l’amore, concesso dalla fusione di elementi sonori appartenenti al post-punk, al blues, al gospel e musica sperimentale,
La band nasce nel 1983 dalle ceneri dei The Birthday Party, l’ex gruppo di Nick Cave dall’impronta post-punk, insieme a Mick Harvey, pluristrumentista.
Il loro debutto arriva, però, nel 1984, con l’uscita del disco “From Her to Eternity”, dal sound viscerale e graffiante. Questo tipo di stile viene raffinato negli anni ’90, con “The Boatman’s Call” (1997), mantenendo un suono cupo ma che si trasforma in qualcosa di più malinconico.
Tra i lavori più acclamati ci sono Murder Ballads (1996), con il celebre duetto con Kylie Minogue Where the Wild Roses Grow, e, il più recente, Ghosteen (2019), probabilmente il più emotivo di Cave. Questo album è il prodotto della sofferenza e del dolore causati dalla morte del figlio Arthur, un’opera che esplora il lutto attraverso una sonorità ambienti.
Nick Cave & The Bad Seeds hanno sempre rifiutato di restare intrappolati in un unico stile musicale. La loro capacità di reinventarsi, mescolando generi differenti precedentemente indicati come il gospel il blues, ha permesso loro di rimanere rilevanti e innovativi nel corso degli anni, collaborando con artisti come PJ Harvey e Johnny Cash, con il quale Cave ha scritto il brano “The Merry Seat”.
Pochi conoscono anche il lato letterario di Nick Cave, quello dello scrittore di romanzi: nel 1989 infatti, scrive “And the Ass Sam the Angel”, un lavoro crudo che riflette le stesse tematiche della sua musica.
Sabato 15 marzo, dalle ore 18.30, nella sala del Convitto Palmieri di Lecce, la rassegna Rock Stories s’incentrerà proprio su Nick Cave, il dandy oscuro: cantautore, poeta, scrittore e performer, figura unica nel panorama musicale internazionale che ci ha donato e ci dona eleganza gotica e teatralità dark che dal passato continua ad affascinarsi.
L’evento è realizzato da Cineclub Fiori di Fuoco in collaborazione con Biblioteca Bernardini e Polo Biblio-Museale di Lecce.
Ingresso 10 Euro; info e prenotazioni: 353.2032437.
Aurora Lezzi