Rissa nel centro accoglienza: aggredito e minacciato anche un operatore

OSTUNI – Si è verificata una violenta rissa tra ospiti del centro accoglienza CAS Lo Spagnulo di Ostuni, nella quale è incappato anche un operatore, intento a sedare gli animi. Ci sono voluti Polizia, Carabinieri e Vigili Urbani per riportare il tutto alla serenità.

A tal proposito, nella notte si è proceduto all’arresto di un cittadino della Costa D’Avoria, Mory Diabate, 33enne,mory-diabate ospite nel centro accoglienza della Città Bianca, per i reati di lesioni personali e minacce aggravate commesse in flagranza di reato, ai danni di un operatore della struttura. L’uomo è stato associato presso il carcere di Brindisi.

Questi i fatti: ieri sera sul tardi, il personale del 118 ha richiesto l’intervento di una pattuglia dei locali Vigili Urbani presso la struttura di accoglienza di immigrati C.A.S. Lo Spagnulo.

Giunto sul posto, il personale dei Vigili Urbani si è trovato dinanzi ad una situazione non certamente agevole, dal momento che i sanitari avevano l’esigenza di trasportare in ospedale uno degli immigrati ma gli altri non lo consentivano, tanto che oltre ai vigili, sono intervenuti anche gli operatori socio-assistenziali presenti nella struttura, al fine di dirimere la calca di persone che si era pericolosamente creata attorno all’autolettiga.

In questo frangente, uno degli stranieri residente nel Centro di accoglienza, approfittando della generale situazione di confusione, ha aggredito un operatore, cingendogli entrambi le mani al collo e strappandogli maglietta e collana.aggressione-nel-cas-ostuni

Solo il tempismo degli Agenti della Polizia Municipale ha permesso di evitare il peggio per il malcapitato. Nonostante il primo intervento, lo straniero ha continuato nei suoi insani gesti, tanto che, non appena se ne ripresentava la possibilità, affrontava nuovamente lo stesso operatore, sferrandogli calci e pugni a raffica e minacciandolo di morte.

Solo il successivo intervento anche della polizia e dei carabinieri non ha permesso che la situazione degenerasse ulteriormente.

In sede di denuncia, la vittima ha precisato che l’odierno arrestato giunto in Italia all’inizio di settembre del corrente anno, richiedente Asilo Politico ed in attesa di determinazioni in tal senso, si era già reso protagonista di atti di intemperanza e supponenza all’interno della struttura tali da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in più occasioni e da creare un vero e proprio timore reverenziale che tutti i dipendenti del Centro nutrivano nei suoi confronti, data anche la sua imponente mole fisica. Lo stesso provava una particolare soddisfazione nell’atterrire il personale femminile della struttura di accoglienza che, in più occasioni, era stato costretto a nascondersi alla sua vista, onde evitare conseguenze negative per la propria incolumità personale.

La vittima è stata giudicata guaribile in 25 giorni.

Redazione

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