BRINDISI – “Da oggi si aprono importanti prospettive di risarcimento del danno per i consumatori che avevano investito i propri risparmi in diamanti attraverso le Società di investimento e le Banche multate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per oltre 15 milioni di euro”.
E’ questo il commento dell’avv. Emilio Graziuso, responsabile del coordinamento istituito tra la Confconsumatori – Federazione Provinciale di Brindisi e l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore”, all’indomani della pronunzia dell’Autorità Antitrust del 30 ottobre 2017 la quale, come si apprende da un suo comunicato stampa ufficiale dalla stessa diramato e dal testo delle pronunzie, entrambi pubblicati sul sito internet dell’Autorità stessa, ha ritenuto gravemente ingannevoli ed omissive (con conseguente irrogazione della sanzione pecuniaria) le modalità di offerta dei diamanti come forma di investimento da parte di Intemarket Diamond Business (IDB) e Diamond Private Investment (DPI), anche attraverso gli Istituti di credito con i quali rispettivamente operavano: Unicredit e Banco BPM (per IDB) e Intesa Sanpaolo e MPS (per DPI).
Secondo l’Autorità Garante, attraverso le modalità di offerta adottate e poste in essere in violazione delle norme poste a tutela dei consumatori sono state indotte talune fasce di risparmiatori all’acquisto di diamanti da investimento, in misura ampiamente superiore al costo di acquisto della pietra.
“Il nostro coordinamento– afferma l’avv. Graziuso – che da anni si occupa di casi di “risparmio tradito”, sta valutando ogni azione volta ad ottenere il rimborso delle somme investite per l’acquisto di diamanti o il relativo risarcimento del danno”.
Tutti coloro che hanno investito i propri risparmi in diamanti attraverso le società e gli Istituti di credito multati dall’Autorità Garante possono contattare il coordinamento al numero 347 – 0628721.